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(CINEMA) - "Petite Maman" di Céline Sciamma.

"Petite Maman" di Céline Sciamma "Petite Maman" di Céline Sciamma

Petite Maman
di Céline Sciamma

con Joséphine Sanz, Gabrielle Sanz, Nina Meurisse.
Francia 2021

“Non hai creato tu la mia tristezza”.

Dopo il successo di Tomboy e Ritratto della giovane in fiamme, la cineasta Céline Sciamma torna alla regia con Petite Maman, un racconto intimista e metafisico, che ha appena vinto il premio come miglior film Alice nella città 2021 ed è distribuito in Italia da Teodora e MUBI.

Nelly è una bambina di otto anni. Dopo la morte della nonna, aiuta i genitori a svuotare la casa di infanzia della madre ed esplora la casa e il bosco che la circonda, dove proprio sua madre Marion giocava da bambina e dove aveva costruito una capanna di legno di cui lei ha sentito tanto parlare. Quando la madre, ancora sconvolta dalla perdita, va via all’improvviso, Nelly incontra nel bosco una ragazzina della sua età che si chiama proprio Marion e sta costruendo una capanna di legno.

Ancora una volta le immagini ammaliano per eleganza e cura formale, emanando una grazia ricercata e perseguendo il raggiungimento di una bellezza salvifica. Questa volta Céline Sciamma si tuffa nel mare del surreale, attingendo alla tradizione del realismo magico e all’universo visionario di Miyazaki, il grande maestro del cinema d’animazione giapponese. L’onirico è presentato con la naturalezza e la concretezza del quotidiano, senza ricorrere a effetti speciali o trucchi visivi.
Sebbene come spiegato in passato da lei stessa il cinema di Céline Sciamma non necessiti della presenza di un antagonista, qui un “nemico” c’è e abita il cuore dei personaggi: la tristezza, il lutto da metabolizzare per ritrovare il sorriso e vivere gli affetti. Per guarire il tempo presente è necessario immergersi in un viaggio alle radici del passato.
Il metafisico si fa strumento di catarsi e simboleggia il ripristino dell’armonia tra presente e passato, incarnati dalle due bambine, Nelly e Marion. Per interpretarle sono state scelte due gemelle, Joséphine Sanz e Gabrielle Sanz. La somiglianza tra le due bambine era per Céline certamente fondamentale: dovevano riflettersi l’una nell’altra, creare un‘identità momentanea tra passato e presente, madre e figlia. Ricercare la figlia che è nella madre, trovarla e lasciare che sia lei a guarire le ferite odierne, redimendo dalla paura atavica della morte e riscattando dal senso di colpa per l’inadeguatezza di fronte all’inesorabilità del destino.

Céline recupera le tematiche e atmosfere di Tomboy, tornando a parlare di infanzia e famiglia. Il dolore della perdita è trattenuto e congelato a livello estetico nella perfezione delle forme e nell’austerità compositiva. Nello stile visivo ci sono echi di Ritratto della giovane in fiamme, a partire dalla composizione di alcune inquadrature, che si fanno apprezzare per la grazia pittorica di un quadro. Ad esempio la madre sorpresa di spalle seduta ad osservare il paesaggio, raccolta nella sua sagoma nera attorno a cui si staglia il titolo del film; o il volto illuminato nell’oscurità dalla luce di una torcia. Immagini che parlano da sole, eleganti ed eloquenti nella loro soave semplicità. Ancora una volta l’opera di Céline Sciamma è intrisa di poetica eleganza e attraverso le suggestioni visive comunica concetti e metafore sottili.

La colonna sonora di buona parte del film è il silenzio, un fido complice dei personaggi, che richiedono i giusti tempi per essere osservati ed esprimere la propria individualità.
A fine film però la musica irrompe con tutta la propria magia ed esplode con una vivacità trascinante e una vitalità più che coinvolgente, coincidendo con il risplendere dei chiari colori autunnali, inquadrati nella loro luminosità. Fino a quel momento a prevalere erano state le tinte autunnali più cupe e il blu della malinconia, in perfetta sinergia con il pesante carico emotivo dei personaggi.

Fiaba esistenziale e storia di formazione, Petite Maman segna un altro viaggio nelle delicate trame del femminile.

Corinne Vosa

Ultima modifica il Giovedì, 28 Ottobre 2021 18:03

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