di Jerry Herman e Harvey Fierstein, tratto dalla commedia omonima di Jean Poiret
traduzione, adattamento e regia di Massimo Romeo Piparo
Scene: Gianluca Amodio, luci: Daniele Ceprani, Costumi: Nicoletta Ercole Musiche: direzione musicale e orchestrazioni aggiunte Emanuele Friello, Produzione: PeepArrow Entertainment
Interpreti: Massimo Ghini, Cesare Bocci, con la partecipazione di Russell Russell, Crescenza Guarnieri, Edoardo Sala, Cristian Ruiz, solisti Chiara Scipione, Gloria Miele, Andrea Palotto e con le CAGELLES Daniele Amenta, Giammarco Capogna, Mauro De Palma, Bastan Gimelli Morosini, Adonà Mamo, Jacky Romano, Giovanni Scura, Salvador Axel Torrisi, Marco Paolo Tucci, Nicola Zamperetti, e con Chiara Barbagallo, Debora Boccuni, Michela Maltoni
Trieste, Politeama Rossetti 29 gennaio 2012
Tratto dalla commedia del francese Jean Poiret del 1973, il musical "La cage aux Folles", firmato per la musica e i testi da Jery Herman e per il libretto da Harvey Fierstein, debuttò con grande successo a Broadway nel 1983. Sei anni dopo ne fu ricavato il fortunatissimo film "Il Vizietto" con Michel Serrault e Ugo Tognazzi.
Di questa stagione è invece l'edizione nazionale del musical che raduna un cast azzeccatissimo diretto da Massimo Romeo Piparo (che ne cura anche la traduzione italiana e l'adattamento). Due volti noti del cinema e della fiction di qualità, oltre che del teatro, impersonano la coppia gay più simpatica e disarmante degli ultimi tempi, con delicatezza, humour e accurato studio del personaggio. Si tratta di Massimo Ghini, artista a tutto tondo, che plasma senza risparmiarsi Albin (in arte la drag queen Zazà) e Cesare Bocci – tra i fondatori della Compagnia della Rancia – che ci regala un Renato che vive molto elegantemente la sua diversità. L'intesa fra i due uomini che gestiscono un night club per travestiti a Saint Tropez è ormai ventennale: sono come marito e moglie e insieme hanno anche cresciuto Laurent (Cristian Ruiz), figlio che Renato ha avuto da una fugace relazione con una ballerina (il "vizietto" appunto a cui allude il titolo). Quando il ragazzo decide di fidanzarsi con Anne (Chiara Scipione), figlia di un politico locale conservatore e moralista, cominciano i guai... La trama scoppiettante, ricca di malintesi e colpi di scena, viene proposta con qualche lungaggine nel primo tempo, per poi toccare picchi di comicità e ritmo nella seconda parte. Piace la cura riservata alla doppia ambientazione (scenografie di Gianluca Amodio): il colorato ed eccentrico appartamento, affidato alle cure della vezzosa domestica nera (un esuberante Russel Russel), e il locale notturno, regno indiscusso delle cagelles, avvenenti drug queen che compongono un validissimo corpo di ballo e si esibiscono sfoggiando look impeccabili nel trucco, nelle parrucche colorate e nei vestiti luccicanti. Un trionfo di femminile vanità, pailettes e provocazione insomma, esaltato dalle coreografie di Bill Goodson, che dimostra quanto i costumi (di Nicoletta Ercole) possano trasformare e offrire nuove divertenti identità.
Peccato che sia mancata la presenza dell'orchestra dal vivo, anche se di fatto la componente musicale dello spettacolo non sia ricchissima e tra le più memorabili del genere.
Elena Pousché