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LE CORSAIRE – coreografia Manuel Legris da Marius Petipa e altri

Al centro Nicoletta Mani in "Le Corsaire", coreografia Manuel Legris da Marius Petipa e altri. Foto Brescia e Amisano, Teatro alla Scala Al centro Nicoletta Mani in "Le Corsaire", coreografia Manuel Legris da Marius Petipa e altri. Foto Brescia e Amisano, Teatro alla Scala

Balletto in tre atti, un prologo e un epilogo.
Coreografia di Manuel Legris da Marius Petipa e altri
Musica di Adolphe Adam e altri (selezione: Manuel Legris; arrangiamento: Igor Zapravdin; orchestrazione: Thomas Heinisch e Gábor Kerény)
Drammaturgia e libretto di di Manuel Legris e Jean-François Vazelle da Lord Byron, Jules-Henri Vernoy de Saint-Georges e Joseph Mazilier.
Scene e costumi di Luisa Spinatelli (assistente scene e costumi: Monia Torchia). Luci di Andrea Giretti.
Con: Nicoletta Manni, Timofej Andrijashenko, Claudio Coviello, Maria Celeste Losa, Nicola Del Freo, Martina Arduino, Mattia Semperboni, Alice Mariani, Rinaldo Venuti, Camilla Cerulli, Gaia Adreanò, Domenico Di Cristo
il Corpo di Ballo del Teatro alla Scala diretto da Manuel Legris
e con la partecipazione degli Allievi della Scuola di Ballo del Teatro alla Scala diretta da Frédéric Olivieri. 
Nuova Produzione Teatro alla Scala
Orchestra del Teatro alla Scala. Direttore: Valery Ovsyanikov.
MILANO, Teatro alla Scala, dal 28 febbraio al 17 marzo 2023

www.Sipario.it, 5 marzo 2023

Le Corsaire secondo Manuel Legris alla Scala

Il corso storico che lega il Teatro alla Scala al balletto Le Corsaire è attraversato da prime d’eccezione, dubbiosità delle fonti, lunghe assenze e unanime acclamazioni. Può sembrare strambo ma effettivamente sono questi i tratti peculiari che legano il massimo teatro milanese alle vicende, storicamente tormentate, dello spettacolo coreutico ispirato alla novella di George Byron. Se, com’è noto, il debutto storico del balletto firmato da Adolphe Adam è ricondotto alla première parigina del 1856 su coreografia di Joseph Mazilier e approdato al Piermarini l’anno successivo con la coreografia di Domenico Ronzani, lo storico di danza e balletto più accorto non potrà che rimarcare come nel nostro teatro trent’anni prima andava in scena per 53 recite un altro Corsaro nella versione di Giovanni Galzerani con i fasti scenografici di Alessandro Sanquirico ma su una partitura che, purtroppo, è di vaga attribuzione. Una prima d’eccezione, questa, cui seguirà, dopo la richiamata seconda versione italiana del 1857, un lunghissimo silenzio interrotto unicamente nel 2018 con l’edizione proposta da Anna-Marie Holmes che porterà finalmente in scena, in forma compiuta, il balletto di Adam. 
Squarciato il pesante velo della lunga assenza ai ballettomani milanesi oggi la Scala offre la brillante opportunità di tornare ancora una volta alle intricate vicissitudini del pirata Conrad e della sua amata Medora con Le Corsaire secondo la visione del Direttore del Ballo scaligero Manuel Legris. Creata nel 2016 per la Staatsoper di Vienna, la sua versione qui giova del tocco artistico di Luisa Spinatelli che riprende e integra il suo precedente allestimento pensato per la coreografia curata da Holmes restituendo scene e costumi con linearità, eleganza cromatica ed estro armonioso. 
Quella di Legris è un’edizione che con tempra e convinzione riporta in scena l’estetica propria di questo grande classico dello spettacolo coreutico ottocentesco garantendo tre ore di vocabolario e sintassi coreografica di alto livello perfettamente aderente alla più rigorosa danse d’école. Passi a due, variazioni, code, pas de trois, pas de quatre e ampie scene dedicate alla troupe sono i numerosi tasselli scelti dal Direttore del Ballo per pennellare i cardini di un’impalcatura di passi ardua ma godibile.
Alla première le punte di diamante del balletto milanese. Timofej Andrijashenko è un corsaro deciso e risoluto che vigorosamente ama dominare la scena fin dal primo atto, tecnicamente è disinvolto. Se sporadici e di scarsissimo rilievo sono alcune imperfezioni, degni di nota sono i virtuosismi della coda di quel pas de deux del nascondiglio dei corsari del secondo atto frequentemente proposto in numerosi gala. La sua Medora è la brillante Nicoletta Manni, con maestria e tecnica tenace completa i numerosi segmenti che attraversano i tre atti; da menzionare, in particolare, la variazione e la coda del succitato passo a due come pure l’assolo del jardin animé e dell’ultima variazione che precede il duello di Conrad e Birbanto. Quest’ultimo è il valoroso Claudio Coviello che alla gagliarda dà ancora una volta prova della valida eterogeneità che lo contraddistingue. In questa versione Legris concede al personaggio uno spazio di assoluto rilievo che il primo ballerino restituisce senza sbavature condividendolo risolutamente con Antonella Albano qui nei panni di Zulmea. Gulnare e Lankedem sono affidati, invece, a Maria Celeste Losa e a Marco Agostino: il profilo estetico che donano al loro pas d’esclave su musica del principe Peter von Oldenburg è iconico; qui piace molto l’idea coreografica di arricchire l’entrée del pas con quattro fidati uomini di Lankedem. Le tre odalische di Linda Giubelli, Gaia Areanò e Camilla Cerulli convincono nei numerosi giri delle variazioni qui proposte in una inedita selezione musicale tratta da L’Écumeur de mer. Il Pascià Seyd di Gioacchino Starace è affascinante e giova del più sontuoso costume della produzione. 
Un lavoro, dunque, che non può mancare nell’agenda del più accanito ballettomane dal momento che questa è l’occasione perfetta per godere appieno dell’estetica propria di uno specifico linguaggio coreutico e apprezzare, ancora una volta, lo stato di salute di una compagnia che oggi sfavilla.

Vito Lentini

Con questo titolo il teatro milanese ha inaugurato lo scorso 1 marzo gli streaming di balletto su LaScalaTv, il nuovo servizio che consente di guardare opere, balletti, concerti e contenuti esclusivi dal Teatro alla Scala – sia in diretta che on demand – su qualunque dispositivo connesso a Internet. In teatro le recite dello spettacolo proseguiranno fino al 17 marzo con altri due cast che si alterneranno nei ruoli principali.  

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Marzo 2023 09:41

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