mercoledì, 26 marzo, 2025
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CARMEN – coreografia Antonio Gades e Carlos Saura

"Carmen", coreografia Antonio Gades e Carlos Saura "Carmen", coreografia Antonio Gades e Carlos Saura

Coreografia soggetto e luci Antonio Gades e Carlos Saura
Scenografia Antonio Saura
Direzione Artistica Stella Arauzo
Interpreti principali Esmeralda Manzanas, Alvaro Madrid, Jairo Rodriguez, Miguel Angel Rojas
Musiche Antonio Gades, Antonio Solera, Ricardo Freire, Georges Bizet (Carmen), Manuel Penella (El gato Montes), Josè Ortega Heredia (Verde que te quiero verde)
Cantanti dal vivo Alfredo Tejada, Enrique Bermudez “Piculabe”, Israel Paz
Chitarre Alberto Peritanes, Josè Romero
Corpo di Ballo Cristina Carnero, Elena Ros, Ana del Rey, Maria Nadal, Virginia Guinales, Maria Josè Lopez, Raquel Soblechero,  Angel Navarro, Antonio Ortega, Josè Canovas, Miguel Lara, Santiago Herranz
Suono Alberto Palanques
Luci Guiomar Martin
Montaggio Josè Barbato
Costumi Tatiana Bakunova
Supporto del Gobierno de Espana Ministerio della Cultura Istituto Nacional de la Musica Ayuntamento de Getafe
Teatro Regio di Parma 5 febbraio 2025

www.Sipario.it, 7 febbraio 2025

Tradizione e innovazione nella Carmen del popolo di Gades…y nada mas! 

La Stagione della Danza 2025 apre i battenti con la prestigiosa Compagnia di Antonio Gades, con Carmen in cartellone presso il Teatro Regio di Parma, nella personale reinterpretazione di un classico senza tempo, fra  tradizione e innovazione. Icona acclamata dell’espressione innovatrice del flamenco, Antonio Gades, è scomparso nel 2004 all’età di sessantasette anni, vissuti intensamente, divorato dal cancro. Per le sue idee liberali e politiche contro il regime franchista, porta in scena, la dignità del folklore del popolo vestendola con la nobile arte accademica non sempre sostenuto dalle istituzioni per le sue intuizioni, ne tanto meno da un pubblico semplice a cui le avanguardie culturali, sposate da Gades, risultavano troppo emancipate per il suo tempo. Il baile del flamenco, deve a lui la forza del saper investigare nel profondo l’origine dell’espressione del gesto, rivoluzionario fin dagli esordi. Un cult il film del 1963, Los Tarantos, accanto alla grande Carmen Amaya, e incanta al Festival di Spoleto nel 1986, una travolgente esecuzione della Farruca del celebre balletto di de Falla. Ma è nel 1983 che il fascino e la sensualità esplodono in Carmen, accanto a Cristina Hoyos, con cui ha ammaliato il pubblico mondiale. Fuori dai confini spagnoli trova linfa vitale. Come a Cuba dove Alicia Alonso, condivide gli ideali culturali ed artistici, più tardi elaborati in altri progetti con il regista Carlos Saura, creando El Amor Brujo, Carmen e Flamenco. Per Gades, l’eccesso di virtuosismo fine a se stesso, gli orpelli erano di troppo ed avevano mercificato la cultura flamenca popolare, da cui era necessario eliminare per poter tirar fuori l’essenza del gesto semantico della danza con cui comunicare, poiché il flamenco è per prima cosa, dare voce alle parole che si rendono corporee, amplificandone il suono, la voce. La Compagnia Antonio Gades, ieri, come oggi e come domani, mantiene saldo questo principio, portando in scena una Carmen, sempre attuale, perché figlia del suo popolo. Corpi, pance, volti, voci, entrano ed escono dai personaggi di Bizet, come da una bella cornice di un quadro, in una tauromachia, ove a sfidarsi non sono solo i tori ma i sentimenti umani. E’ il racconto della messa in scena della stessa vita dell’uomo, tra eros e tanathos, in cui gli interpreti dialogano cucendo la trama dell’Opera con la quotidianità della gente comune, con le modalità del baile flamenco della farruca, del zapateado, della buleria e delle martinetes, sulla narrazione dei cantaores. Nei ruoli principali, Esmeralda Manzanas, prima ballerina e Alvaro Madrid, Don José,  incarnano perfettamente lo spirito del linguaggio narrativo coreografico di Gades, in una trasposizione profonda nel rappresentare i personaggi, come pure per gli antagonisti, il Toreador Jairo Rodriguez e il marito Miguel Angel Rojas, che insieme al corpo di ballo e ai musicisti e cantori, in scena al teatro riproducono, il dilemma passionale della metafora della vita. 

Emanuela Cassola Soldati

Ultima modifica il Martedì, 25 Febbraio 2025 07:44

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