sabato, 19 aprile, 2025
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GLORY HALL | RECONCILIATIO | SOLO ECHO - coreografie Tortelli, Preljocaj, Pite

"Glory Hall", coreografia di Diego Tortelli. Foto Christophe Bernard "Glory Hall", coreografia di Diego Tortelli. Foto Christophe Bernard

Glory Hall
coreografia di Diego Tortelli
musica di Goodspeed You! Black Emperor Oneohtrix Point Ever
costumi di Sportmax, luci di Matthias Singer

Reconciliatio
coreografia di Angelin Preljocaj
musica di Ludwig Van Beethoven, Sonata al chiaro di luna, costumi di Igor Chapuin, luci di Cecile Giovansili,
con Estelle Bovay e Arianna Kob.

Solo Echo
coreografia di Crystal Pite
musiche di Johannes Brahams, set design Jay Gower Taylor, costumi ddi Crystal Pite e Joke Visser, luci di Tom Visser
Interpreti: Ana Patricia Alves Tavares, Elisa Boersma, Estelle Bovay, Emiliana Campo, Albert Carol Perdiguer,
Sara De Greef, Leonardo farina, Matteo Fiorani, Matteo Fogli, Arianna Ganassi, Cléent Haenen, Arianna Kob,
Federica Lamonaca, Giovanni Leone, Ivana Mastrovitto, Nolan Millioud, ballet masters: Giuseppe Calanni, Macha Daudel
produzione, Fondazione Nazionale della danza /Aterballetto, coprodotto da Fondazione Teatro Comunale di Bologna
al teatro Regio, Parma, 15 marzo 2025

www.Sipario.it, 16 marzo 2025

C’è nella costruzione delle serate composte, proposte dal Centro Coreografico Nazionale Aterballetto, la volontà di mostrare le capacità interpretative della compagnia da un lato, ma anche la volontà di mettere a confronto produzioni affidate a coreografi di fama (Johan Inger, Angelin Preljocaj, Marcos Morau, Philippe Kratz, Francesca Lattuada, Iratxe Ansa e Igor Bacovich, Eyal Dadon, Diego Tortelli), con un repertorio che si sta costruendo pian piano e che porta le firme di alcuni dei più importanti coreografi interazionali: Jiri Kylian, Ohad Naharin, William Forsythe, Hofesh Shechter, Crystal Pite.

Da qui bisogna partire per leggere la proposta di Aterballetto non solo come un semplice puzzle di pezzi. E allora appare evidente che Glory Hall di Diego Tortelli – nuova produzione- dialoghi intensamente con Solo Echo di Crystal Pite e non solo per la scelta di un medesimo cromatismo, un cupo nero illuminato dalle paillettes dei costumi nel primo pezzo e nel secondo dal cadere insistito di una neve che tutto raggela in una notte di sfide e incontri fisici. A differire – ovviamente – è il supporto musicale, il testo musicale: rock nel caso di Tortelli, classico in quello di Pite. Perché questa lettura parallela di due pezzi che si richiamano, ma vivono al tempo stesso di una loro autonomia? Perché si crede che in ciò si realizzi la volontà di far dialogare produzioni nuove e repertorio, offrendo ai sedici danzatori della compagnia la possibilità di esperire e impratichirsi di un linguaggio coreografico che ha una comune matrice e si declina per sfumature, a seconda degli autori. Ecco allora che l’energia fisica e ritmica della coreografia di Diego Tortelli esalta una sorta di fisicità, sospesa fra proibito e mistica, fra incontri notturni nei bagni maschili e una sorta di assunzione estatica che viene attraverso il contatto del corpo. Glory Hall fa eco a Glory Hole, è un divertissement, il riferimento a una pratica di battuage? Forse, ma in ogni caso ciò rimane sullo sfondo e si coglie per gesti che portano le mani a coprire la bocca, piuttosto che i genitali o a comporsi in atto di preghiera. Dettagli che lasciano pochi dubbi, ma che non inficiano il giocoso caos rockeggiante che regala allo spettatore una sorta di adrenalinica corsa senza soluzione di continuità, in cui le luci di taglio disegnano i corpi scultorei, la costruzione di tableaux vivants che preferiscono la coralità all’individualità. Ciò che fa Tortelli è prendere in prestito gesti e movimenti dalla street dance, dall’hip hop, dalla modern dance e ripulire questi generi molto pop con una sorta di rigore contemporaneo, astraendoli dal loro contesto per posizionarli in uno spazio chiaroscuro in cui il corpo emerge come immagine e gesto di pura presenza e abilità. Nella fisicità dei danzatori si ha la sensazione di una danza che va verso la prestanza fisica più che la leggerezza coreutica. Il dialogo alla distanza è con Solo Echo di Crystal Pite che si ispira a due sonate per violoncello e pianoforte di Johannes Brahms e alla poesia Lines for Winter di Mark Strand. Come nel testo poetico, Solo Echo invoca l’inverno, la musica e il corpo in movimento per esprimere qualcosa di essenziale sull’accettazione e la perdita. Ecco allora che i corpi dei danzatori vivono in un continuo movimento, in incontri fugaci, ma non effimeri, in un moltiplicarsi che fa dell’uno il molteplice dell’altro. Tutto questo accade in un’atmosfera notturna e sospesa illuminata dal cadere ininterrotto di fiocchi di neve, che alla fine finiscono con l’assomigliare a un tappeto di stelle. La coreografia vive di momenti di struggente ripetizione, di quadri in cerca di un loro orizzonte di senso che non sempre appare messo a fuoco adeguatamente, ma che dà spazio all’occhio dello spettatore per perdersi in un altrove, ma pur sempre accompagnato da quella stessa canzone cui fa riferimento la poesia, Versi per l’inverno di Strand. In mezzo alle due visioni notturne c’è spazio per gli angeli caduti e senza ali di Reconciliatio di Angelin Preljocaj sulla Sonata al chiaro di luna di Beethoven. Ed è ancora la notte, ma illuminata dal biancore della luna ad essere protagonista in cui le due danzatrici esperiscono un pas de deux speculare che vive di evidenti differenze fisiche, un incontro fra diversità che mira a una sorta di riconciliazione, come recita il titolo della coreografia. È come se, mettendo al centro del dittico il pezzo di Preljocaj il racconto coreutico della serata abbia trovato un punto di passaggio, il messaggio di due angeli ritrovati che legano il caos erotico di Tortelli con le fughe invernali di Pite che in quel caos dell’eros sono i ricordi, le rimanenze memoriali, né più né meno della canzone a cui il tu della poesia s’aggrappa per non perdersi. Non male per una serata di danza, affamata di pensiero. 

Nicola Arrigoni

Ultima modifica il Mercoledì, 19 Marzo 2025 06:11

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