Di: Jeannot Painchaud
Scene: Robert Massicotte
Designer acrobatico: Krzysztof Soroczynski
Consulente artistico: Mourad Merzouki
Costumi: Linda Brunelle
Luci: Nicolas Descoteaux
Video projections co-designer: Alexis Laurence
Make-up designer: Suzanne Trépanier
Musiche: colonna sonora di "iD" di Jean-Phi Goncalves & Alex McMahon
Regia: Jeannot Painchaud
Produzione: produttore esecutivo Jonathan St-Onge
Tour italiano prodotto da Massimo Fregnani
Interpreti: Ignacio Adarve, Josianne Lavasseur, Nicolas Fortin, Nadia Lumley, Justine Méthé-Crozat, Baptiste Montassier, Conor Neall, Thibaut Philippe, Angel Sanchez, Jérémy St-Jean, Emi Vauthey, Kone Thong Vongpraseuth, Nicolas Wong
Trieste, Politeama Rossetti 15 gennaio 2014
Senza dubbio sono il movimento più incredibile e l'energia più esplosiva la cifra di tutte la complessa e articolata performance. La poesia e l'incanto arcano del circo così presenti, ad esempio, in Rain sembrano aver lasciato il posto ad una spasmodica dinamicità, ad una vorticosa frenesia giovanilistica che cerca di comunicare, attraverso musiche pulsanti, colori sgargianti e discipline impervie, messaggi pacifici di rinnovamento e rivoluzione. Talenti di diverse specialità integrati offrono un florilegio di numeri eseguiti senza sbavature. Autoironico, vivace e in continuo ammiccamento col pubblico mentre abbatte anche la quarta parete, lo staff di artisti e acrobati (in tutto 16) sfida le leggi della fisica, ostenta una folle preparazione atletica e soprattutto stupisce per l'imprevedibilità delle esibizioni. Al numero finale mozzafiato del trampowall, in cui un tappeto elastico fa rimbalzare i performers ad altezze stratosferiche su un muro che vive e si sposta, si giunge attraverso momenti spettacolari originalissimi tra simulazione di lotte tra le diverse gang di un quartiere, salti della corda di gruppo, inseguimenti in platea tra uno skater ed un urban biker, giocolerie con addirittura 6 palline, acrobate sospese su drappi di stoffa bianca... una spettacolarizzazione oltre l'immaginazione, insomma, in un gioco creativo dalle malie underground tutto da ammirare che testimonia la sfida oltre i limiti dell'essere umano.
Elena Pousché