di e con Lindsay Kemp
e con David Haughton, Daniela Maccari, Ivan Ristallo, James Vanzo
coreografia Luc Bouy
artisti della Lindsay Kemp Company
Roma, Teatro Brancaccio 13 marzo 2015
La poesia gestuale di Linsay Kemp solletica il cuore
Non ha età l'emozione, non ha limiti il sogno, non ha fine l'arte.
Lindsay Kemp attraverso la magia del gesto sembra abbracciare il mondo; con la passione di sempre, con quella leggerezza che lo contraddistingue, si muove sulla spazio scenico e sfoglia il registro di un suggestivo repertorio artistico mostrandolo con una grazia innata, inscindibile, illimitata.
Sin dagli anni '70 l'artista inglese ha esibito, sui palcoscenici mondiali, la sua preziosa arte ereditata dai maestri Etienne Decroux, per il quale il tronco era il centro dell' espressione corporea e Marcel Marceau che, valorizzando oltre alla mimica facciale i movimenti delle mani, era riuscito a scacciare quella vergogna che ai tempi della scuola aveva fatto arrossire il volto dell'adolescente Linsay deriso dai suoi compagni per le mani "a salsiccia". Grazie alla tecnica gestuale suggerita dal maestro Marceau, ha iniziato allora a mostrarle, ad amarle, ne ha fatto un vero centro d' energia in grado di smuovere le emozioni. Ne rappresentano un eloquente esempio l'indimenticabile Flowers creato nel '68 e Onnagata dai delicati sapori d'oriente.
Lo spettacolo Kemp Dances, Inventations and Reincarnations presentato al teatro Brancaccio di Roma è la rivisitazione di alcune tematiche già affrontate e la scoperta di nuove con un gusto sceno-coreografico che sfiora le corde emotive.
Ed ecco l'appassionante "L'histoire du soldat" di Stravinsky e di seguito l 'identificazione con l'anima "Traviata" di Violetta sino ad arrivare al viaggio, sulle ali della follia, del leggendario "Nijinsky" e ad un finale etereo dal titolo "L'Angelo" in cui la percezione visiva si perde in una dimensione onirica.
Nella seconda parte una suggestiva coreografia creata dal bravissimo Luc Bouy dal titolo "Mi Vida" e una nuova versione di "La femme en rouge".
Apprezzabile la complicità tra gli artisti della Lindsay Kemp Company e la sincronia vocale e motoria tra il ballerino inglese e l' eccellente compagno di scena, David Haughton in veste di narratore.
Meritevoli del plauso collettivo e degni del loro maestro proprio tutti, a cominciare dalla intensa Daniela Maccari padrona della scena. Ammirevole la performance dell'attore-ballerino Ivan Ristallo. Precisa l'interpretazione di James Vanzo.
Ancora in scena al Politeama Genovese il prossimo mercoledì 25 marzo.
Patrizia Iovine