Fioretti ha altresì riservato adeguato spazio alle tre donne più note di tutta la Comoedia, indispensabile nucleo che il poeta trecentesco, in un percorso verticale e lineare, ha stagliato per i lettori di ogni tempo. La prima a essere richiamata è Francesca da Rimini, che ha vissuto la triste storia con Paolo (Inf.,V, vv. 73-132) e che, come Dante, si è sentita "divisa tra matrimonio imposto e spontaneità della passione" (Il libro segreto, Pag.44); comprensione di Dante per la relazione illecita? NO! Il narratore autodiegetico, innamorato della sua Beatrice, "cade come corpo morto" (Inf., V, v. 100 e 142), l'autore eterodiegètico, invece, disapprova la tracotante ostinazione. Più sentito è l'inno della mansuetudine di Pia Dei Tolomei (Purg., V, vv. 130/136) che vela la colpa del marito, non ha sete di vendetta, ha perdonato. Piccarda Donati (Par., III, v. 34-105), infine, fa sentire unicamente l'eco della sofferenza provata in un tempo remoto e gli stessi persecutori, sacrileghi responsabili, sono divenuti semplicemente "uomini al mal più ch'a bene usi" (Par., III, v. 103). Il poeta, con questi versi, ha incitato probabilmente Antonia a non cedere perché egli "sapeva che non c'è ricchezza al mondo che possa ripagare l'infelicità di una vita accanto a una persona che non si ama" (Il libro segreto, Pagg. 50-51). A conclusione della lettura, riflettendo sull'apprezzabilissima scintigrafia del poema, viene naturale pensare che l'avvicendarsi di molti, forse troppi personaggi ed entrelecements, crea talvolta un ritmo lento che distrae il lettore, eppure IL LIBRO SEGRETO si farà strada, soprattutto nelle scuole superiori, liberamente accostato allo studio canonico della Divina Commedia. Gli studenti, immergendosi nella lettura del romanzo, impareranno ad apprezzare proprio "quel" Dante, odiato a causa delle lunghe ore dedicate all'esame dei versi, saranno più inclini alle esegèsi dalle tre cantiche e vi troveranno la grande metafora dei nostri tempi. Fioretti, insomma, ricorda loro che si è costretti a vivere nella selva oscura, ma, se sapranno introiettare le tante verità sprigionate dal Sommo Poeta, sarà facile prendere "il punteruolo" (Vittorini, Conversazione in Sicilia, 1938) e ritrovare "la diritta via" (Inf., I, vv. 2-3) spesso smarrita nel gran mare dell'essere ... Solo così "la maledetta lupa, non trovando più nulla da divorare, finirà per sbranare sé stessa" (Il libro segreto, Ibidem, III, III, Pag.213). Un sentito GRAZIE a Giuseppe e Clizia che mi hanno regalato il libro Matilde Perriera |
Libro segreto di Dante (Il) di Francesco Fioretti
Pubblicato in
Recensioni Libri Romanzi
Etichettato sotto

La Redazione
Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.
Ultimi da La Redazione
- 1925 – 2025 I CENTO ANNI DI ROMOLO VALLI NELLE CELEBRAZIONI DEL COMUNE DI REGGIO EMILIA E DELLA FONDAZIONE I TEATRI
- UNO STRAORDINARIO SOGNO FIRMATO MICHIELETTO ALLA ROYAL OPERA HOUSE, LA LEHMANN'S TRILOGY E MADDADDAM... -di Grazia Pulvirenti
- PREMIO AUTORI 2024 - 23 GENNAIO ALLA CASA DEL CINEMA - LA CERIMONIA DI PREMIAZIONE
- IL RITORNO (cortometraggio) - Regia di MATTEO CLETINI E ALESSANDRO SORRENTINO
- LA CAMPAGNA - Le Cronache di un Crowdfunding