Enrico Castellani, Valeria Raimondi ALMANACCO - I TESTI DI BABILONIA TEATRI Titivillus, 2012, 12,00 euro, pp. 119
Stefano Casi PER UN TEATRO POP - LA LINGUA DI BABILONIA TEATRI Titivillus, 2013, 16,00 euro, pp. 193
Due volumi pubblicati entrambi nel 2013 fanno luce sull'attività di Babilonia Teatri, la compagnia fondata da Enrico Castellani e Valeria Raimondi nel 2007 e da allora dinamica e tenace collezionista di riconoscimenti, tra cui il Premio Scenario 2007 assegnato a made in italy, il Premio Ubu 2011 attribuito a The end. Questi due testi sono pubblicati insieme a Pornobboy ed Underwork in Almanacco, una raccolta delle proposte più significative di Babilonia Teatri. Tutti firmati da Enrico Castellani e Valeria Raimondi, sono contrassegnati da una drammaturgia e da una scrittura pensata per una coralità di voci in cui poesia, attualità ed ironia si intrecciano con formule originalissime. Per saperne di più sull'approccio del gruppo è un must la lettura del secondo volume, Per un teatro pop – La linguadi Babilonia Teatri, che porta la firma di Stefano Casi, il direttore insieme a Cristina Valenti e Franco Vazzoler della collana "Movimenti", monografie sul teatro contemporaneo per immagini, storie e documenti. Giustamente inserita in questa collana, l'opera di Casi evidenzia la capacità di Babilonia Teatri di inventare una nuova lingua teatrale di difficile definizione: rap, litania, coro, altro che non rientra nelle etichette tradizionali. È certamente un teatro dal marchio inconfondibile in cui il testo dilaga beffardo e musicale, sorprendendo e affascinando lo spettatore. Del resto per avere un'idea della visione della compagnia basta leggere quanto scrive di se stessa: «Non chiediamo di essere presi sul serio. Noi per primi ci prendiamo in giro. Dissacriamo e non piangiamo. Preferiamo ridere. Prima di tutto di noi stessi. E del teatro.»
Myriam Mantegazza
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