Angelo Gaccione OSTAGGI A TEATRO - TESTI TEATRALI (1985-2007) Ferrari Editore, 2013, 15,00 euro, pp. 202
Tutto il teatro di Angelo Gaccione raccolto in un volume ricco di stimoli e di sollecitazioni. Narratore e drammaturgo, l'autore, nato a Cosenza, vive e lavora a Milano, dove dirige la testata culturale «Odissea». Un termine che può ben applicarsi al suo lavoro teatrale nel suo complesso, come dimostrano le opere della raccolta fresca di stampa, un percorso di navigazione a vista nella realtà contemporanea e non. La porta del sangue, che tratta del massacro del popolo valdese in Calabria nel Cinquecento; Stupro il racconto di una violenza di branco su una donna indifesa; Single, un monologo di cui è protagonista una donna metropolitana bella, colta, indipendente che, è lei stessa a dirlo, ha imparato a fare a meno dei sentimenti; Hermana, un altro ritratto femminile, questa volta di disperazione per un inspiegabile abbandono, oggetto di ben tre stesure da parte dell'autore, di cui solo l'ultima, proposta nell'attuale volume è da ritenersi valida. Queste non sono che alcune delle pièce di cui si compone la raccolta, in cui si distingue Ostaggi a teatro, una breve, ma interessante farsa in solo atto, per attenersi alla definizione dello stesso autore, che presta il titolo all'intero volume e, come una premonizione, anticipa un fatto di cronaca internazionale. Per non trascurare Gesti senza parole, Dal fondo, Pathos, La sedia vuota, La finzione, l'uomo che ha perso la voce, La seduta, testi brevi, ma intensi come Lo sbaglio, di sole due pagine, più che sufficienti per offrire validi spunti di riflessione. Per non parlare della commedia in un solo atto Tradimenti, definita "minimalisticamente" paradossale nella breve ed elogiativa introduzione del regista Filippo Crivelli.
Myriam Mantegazza
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