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La valigia dei destini incrociati - di Alessandro Izzi

rec libri teatro valigiaAlessandro Izzi
LA VALIGIA DEI DESTINI INCROCIATI
De-Comporre Edizioni, 2012, € 10,00, pp. 98

Il breve atto unico che dà il titolo volume al volume, insieme ad una seconda piéce in esso contenuto, In questa notte senza luna, costituisce una sfida originale da parte dell'autore: raccontare la Shoah in un testo teatrale destinato a bambini ed adolescenti. Come spiega Alessandro Izzi, l'idea di un'opera per ragazzi sulla Shoah risale al 2010 e nasce da una proposta del direttore artistico del Teatro Bertolt Brecht di Formia, Maurizio Stammati di concepire una commedia su un tema tanto delicato e complesso. «Non mi sentivo in grado di affrontare l'argomento - commenta Alessandro Izzi – perché creare un senso comico intorno alla Shoah può avere un senso per un autore ebreo che ha ben diritto di ridere piangendo, ma per me, nipote di quelle stesse persone che firmarono le leggi razziali e le applicarono, la cosa è diversa.» L'impresa è resa ancor più ardua dalla necessità di ricorrere ad un teatro di narrazione, di prendere a modello la storia dei bambini ebrei di Nonantola, paesino che ospitò e nascose piccoli fuggiaschi, di usare un linguaggio semplice e piano adatto ad un pubblico infantile.
L'idea sarebbe stata accantonata, se non fossero stati gli stessi bambini «a farmi visita capricciosamente nei momenti più impensati», come dice l'autore ricordando come siano stati i piccoli protagonisti ad affacciarsi nella sua mente ispirandogli le storie da narrare. Ed ecco dunque l'atto unico La valigia dei destini incrociati, ambientata nella stazione di un piccolo paese nell'estate del 1943, poco prima dell'arresto di Mussolini il 25 luglio di quell'anno. Ed ecco In questa notte senza luna, definita dal drammaturgo Ballattetta fantastica per voce sola ed ombre, con un solo protagonista, il narratore. In entrambi i casi, naturalmente, protagonista è anche una valigia, da cui emergono burattini ad impersonare allievi e maestri e a conferire un tocco di coralità e lievità al racconto. Alessandro Izzi, critico cinematografico e saggista, è autore di numerosi saggi sul cinema e caporedattore della rivista «Close up». La sua competenza cinematografica emerge dai continui riferimenti al mondo della celluloide presenti nella sua opera teatrale, tra cui il rimando al film La vita è bella di Carlo Ludovico Bragaglia del 1943 ed all'omonima pellicola di Roberto Benigni del 1997, insignita di ben tre premi Oscar.

Myriam Mantegazza

Ultima modifica il Domenica, 08 Febbraio 2015 11:05
La Redazione

Questo articolo è stato scritto da uno dei collaboratori di Sipario.it. Se hai suggerimenti o commenti scrivi a comunicazione@sipario.it.

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