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CONCERTO SINFONICO - Orchestra giovanile del Conservatorio della Svizzera Italiana

Orchestra giovanile del Conservatorio della Svizzera Italiana Orchestra giovanile del Conservatorio della Svizzera Italiana

Orchestra giovanile del Conservatorio della Svizzera Italiana
Ensemble e Coro di Voci Bianche dell’Istituto di Musica H. W. Henze (Chiara Giorgi direzione Coro di Voci Bianche)
Yuram Ruiz direzione
Franz Joseph Haydn Sinfonia nº1 in re maggiore
(1732-1809)

Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia nº29 in la maggiore
(1756-1791)

Rossano Pinelli Typus Orbis Terrarum
(1961) (prima assoluta, commissione del 47° Cantiere)
MONTEPULCIANO - Chiesa di Sant’Agostino 28 luglio 2022

www.Sipario.it, 23 luglio 2022

Chissà dove stava stasera Hans Werner Henze, chissà su quale universo si posava la sua essenza per arrivare fino alla sua amata Montepulciano ed avere una delle più importanti dimostrazioni di quanto avesse ragione riguardo all’educazione della conoscenza musicale. Così in un luogo da una acustica fenomenale come la Chiesa di S. Agostino, Yuram Ruiz ha diretto con magistrale carisma e duttilità gestuale l’Orchestra giovanile del Conservatorio della Svizzera Italiana e l’Ensemble e Coro di Voci Bianche dell’Istituto di Musica dedicato ad Henze in un tripudio di musica senza confini e con la bellezza di ascoltare giovanissimi come se fossero dei grandi esperti della dinamica orchestrale. Ed è quindi così che la serata è scorsa con un magistrale Haydn e Mozart, la sincronia è stata eccezionale. E poi la risorsa di un suono talmente duttile, acusticamente funzionale e soprattutto pulito. Insomma Ruiz ha diretto veramente bene anche grazie ad una compagine di musicisti che hanno suonato così come si dovrebbe suonare sempre. Cioè bene. Ecco il piccolo segreto di questi ragazzi svizzeri e di quelli di Montepulciano che si sono aggiunti per l’esecuzione di una composizione d’assoluta bella fantasia, oltre che di scrittura strutturata a dovere. Si tratta di Typus Orbis Terrarum di Rossano Pinelli. Ebbene ciò che ha stupito di questa prima esecuzione per un ensemble particolare con arpe, pianoforte, percussioni e tutto il resto, con l’aggiunta di un coro di bambini piccoli e piccolissimi, è stata la novità di una idea antica, rinascimentale di suono circolare, di congiunzione tonda. Con un inizio stravolgente, tribale, strawinskyano, la composizione che vuole essere un omaggio al senso del popolare di Pier Paolo Pasolini, ha veramente convinto. Pinelli sa ben usare quello che è oggi il suono, la logica perfetta di una costruzione antichissima che da allora è per i tempi nostri il totale abbandono al futuro. Ed eccolo il futuro in un insieme di bambini come Henze avrebbe voluto, in un insieme di giovani come Henze avrebbe voluto. Una indimenticabile luna nuova che è quella che questa sera ha permesso di sintonizzarsi tutti sul futuro. Quello che Henze vedeva di Montepulciano, quello che è oggi unico esempio di un Metodo Henze del fare musica.

Marco Ranaldi

Ultima modifica il Sabato, 30 Luglio 2022 17:51

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