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DIGINITÀ AUTONOME DI PROSTITUZIONE - regia Luciano Melchionna

"Dignità autonome di prostituzione", regia Luciano Melchionna "Dignità autonome di prostituzione", regia Luciano Melchionna

di Luciano Melchionna
dal format di Betta Cianchini e Luciano Melchionna
regia Luciano Melchionna
costumi Milla
con
la Famiglia di Dignità (attori e musicisti): Raffaella Anzalone, Raffaele Ausiello, Antonio Barberio, Maria Bolignano,
Carlo Caracciolo, Betta Cianchini, Riccardo Ciccarelli, Cinzia Cordella, Veronica D’Elia, Valentina De Giovanni,
Renato De Simone, Adriano Falivene, Annarita Ferraro, Carla Ferraro, Martina Galletta, Mariano Gallo,
Raffaele Giglio, Luciano Giugliano, Her, Daniela IoIa, Vincenzo Leto, Luigi Lombardi, Dolores Melodia,
Daniele Mango, Claudio Marino, Daniele Russo, Sabba, Simona Seraponte, Pierfrancesco Scannavino,
Irene Scarpato, Patrizia Spinosi, Sandro Stefanini, Toto Traversa, Riccardo Villari, Annarita Vitolo
ospiti in alcune repliche:
Alessio Arena, Ars Nova, Francesco Forni, Gnut, Ensemble Paese Mio Bello, Dario Sansone, Ensemble Suonno D'ajere,
prodotto da:
Teatro Bellini – Fondazione Teatro di Napoli,
Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro
in collaborazione con: Direzione regionale Musei Campania
In scena fino al 13 luglio al castel Sant’Elmo di Napoli

www.Sipario.it, 28 giugno 2022

Tornare a respirare. Dopo l’apnea forzata da covid grazie a Dignità autonome di prostituzione, di e per la regia di Luciano Melchionna dal format di Betta Cianchini e dello stesso Melchionna, si ricomincia a vivere. Già perché uno spettacolo come questo è un condensato di vita, arte, fantasia, genialità; non per niente il pubblico conosce il format e lo attende con ansia. Lo confermano i numeri di questo lavoro: 48 edizioni, oltre 400 repliche e più di 650.000 spettatori di numerose città italiane.
L'originale format, trasporta artisti e pubblico in una vera e propria “casa chiusa” ovvero “un’isola che non c’è
Un pubblico abituato a 'godere' con i gigolò e le prostitute di Dadp ha trovato nel castel sant’Elmo la location ideale per assistere a questo lavoro dove due momenti corali intervallano le pillole di piacere per il cuore e per la mente offerte dalle prostitute e dai gigolò in stanze, alcove, sistemate lungo i camminamenti del castello e sullo splendido piazzale d’armi. Luci ad hoc accompagnano il rituale.
L’omaggio a Roberto De Simone con il Coro delle lavandaie ad apertura di spettacolo, accompagnano il pubblico lungo un percorso che li conduce nel piazzale d’armi. Qui è allestito un palco con delle sedie, unico ambiente tradizionale di tutto lo spettacolo. Ma nulla è normale in questo show ed infatti gli attori, i cantanti, i musicisti, a poco a poco, prendono posto in postazioni strategiche e avvolgono il pubblico come serpenti con le loro spire. Parole, musica che dominano dall’alto e comincia la festa. Il bordello più colorato e artistico del mondo, dopo il suo benvenuto, spiega le regole della casa. Dopo questo inizio ogni protagonista conduce il pubblico verso la propria stanza, non prima di aver contrattato il prezzo con lo spettatore, per offrire tante e diverse “pillole di piacere”, ovvero monologhi teatrali e performance, anche “one-to-one”, di circa 15 minuti ciascuno.
Nel bordello di Papi Melchinna esiste la meritocrazia! Tutti gli attori sono stati scelti per la loro bravura dopo avere sostenuto un provino. E sono bravi questi attori, tutti, nella loro coralità e nella riservatezza delle stanze. I monologhi sono calibrati ad hoc al nostro tempo con le paure, le gioie attuali perché non si può dimenticare quello che stiamo vivendo, guerra, covid, siccità, ma bisogna, in qualche modo, vivere. Ed allora si va avanti ammaliati dalle storie dei protagonisti, dalle loro risate e lacrime.
Tutto scorre sotto gli occhi del Papi che dirige a perfezione.
Tanta è stata l’attesa per tornare a godere delle pillole di piacere teatrale che sembra quasi irreale poterne godere, ma invece è la realtà che va avanti fino al 13 luglio.
Grazie a Luciano Melchionna per la sua regia e per il coraggio e grazie a tutti gli interpreti capaci di farci tornare a sperare che qualcosa di bello ancora esiste. Non è affatto uno spettacolo semplice ma questi attori sono stati perfetti.
Un lavoro come questo, visionario, geniale, non è una scelta facile, ma è la giusta ricompensa per tutte le persone che amano l’arte e cercano qualità, idee originali, armonia e tanto altro.
Non siate timidi andate al castel San’Elmo e scegliete il vostro ‘donatore di piacere’ che, con le sue pillole di amore teatrale, vi farà perdere la testa.
Lo spettacolo è prodotto da Teatro Bellini – Fondazione Teatro di Napoli,
Ente Teatro Cronaca Vesuvioteatro.

Roberta D'Agostino

Ultima modifica il Martedì, 28 Giugno 2022 21:18

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