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MASS - regia Damiano Michieletto




"Mass", regia Damiano Michieletto


. Foto Fabrizio Sansoni "Mass", regia Damiano Michieletto


. Foto Fabrizio Sansoni

Musica Leonard Bernstein
A Theatre Piece for Singers, Players and Dancers
testo di Leonard Bernstein versi e testi aggiuntivi di Stephen Schwartz
Prima rappresentazione assoluta, John F. Kennedy Center for the performing arts, Washington D.C., 8 settembre 1971
Durata: 2 ore circa (senza intervallo)
DIRETTORE Diego Matheuz

REGIA Damiano Michieletto



MAESTRO DEL CORO ROBERTO GABBIANI
COREOGRAFIA SASHA RIVA E SIMONE REPELE
SCENE PAOLO FANTIN
COSTUMI CARLA TETI
LUCI ALESSANDRO CARLETTI
VIDEO FILIPPO ROSSI
IL CELEBRANTE MARKUS WERBA
STREET PEOPLE CHORUS
ORCHESTRA, CORO E CORPO DI BALLO DEL TEATRO DELL’OPERA DI ROMA

con la partecipazione di “Fabbrica” Young Artist Program e della Scuola di Canto Corale del Teatro dell’Opera di Roma
Nuovo allestimento Teatro dell’Opera di Roma
Roma – Terme di Caracalla dal 1 al 5 luglio 2022

www.Sipario.it, 7 luglio 2022

Che cosa rara vedere rappresentata un’opera di Leonard Bernstein. Compositore coraggioso, eclettico artista, direttore d’orchestra raffinatissimo, pianista dalle suggestioni interpretative infinite e piene di colori nel timbro del suono. Bernstein è un mondo, per certi versi, ancora da scoprire. Da dove iniziare? Certamente da Mass: composta su invito di Jacqueline Kennedy Onassis per l’inaugurazione del Kennedy Center, in scena alle Terme di Caracalla con la regia di Damiano Michieletto e la direzione di Diego Matheusz.
Cos’è Mass? Un’opera all’insegna del miglior dilettantismo alla Savinio, dove i vari generi si contaminano senza mai diventare altro da ciò che sono, riuscendo a colorare il palco in un modo unico, trasmettendo grande leggerezza mai dissociata da un’intelligenza creativa priva di supponenza. Affrontare la tematica della pace, dell’integrazione fra popoli, dell’inutilità di ogni divisione sotto il profilo creativo non è semplice. Bernstein scelse di farlo utilizzando una chiave artistica per niente scontata: quella di una messa che, celebrata in mezzo alla gente e per la gente, crea un senso di collettività malgrado le diffidenze.
Tanti i generi musicali che il grande compositore mise insieme: il polifonico, il jazz, il rock. Come riuscì a farli convivere? Mostrando, in medias res, le similarità espressive che possiedono nonostante le differenze.
Damiano Michieletto, noto per le sue regie dallo smaccato stile contemporaneo, ha dimostrato di sentirsi a proprio agio fra le partiture di Bernstein, dando vita ad una messinscena non evocativa degli anni Settanta. Ci troviamo nel mondo di oggi, dove divisioni e odio sono ancora ben presenti. Simbolo di tale situazione è il muro: presenza grigia alla quale si ricorre ma che, sul piano del singolo individuo, è inutile. Ad altre dimensioni attinge l’umano per ritrovarsi in uno spirito di comunanza. Tanto è vero questo, che ad un certo punto della rappresentazione Michieletto, dopo aver fatto innalzare una lunga parete al centro del palco, l’ha fatta attraversare dai suoi performers, i quali vi hanno creato dei buchi da dove sono entrati eliminando, de facto, ogni separazione.
Mass, per il nostro regista, è stata l’occasione per dire che classico e moderno possono convivere e non si contrappongono se ben intesi. Ne è scaturita una bellissima regia, intuendo al meglio lo spirito di Bernstein.
Straordinaria la direzione orchestrale di Matheusz: mai pomposa, mai uniforme, sempre rispettosa dei vari generi musicali.
Markus Werba, nel ruolo del Celebrante, ha mostrato una capacità straordinaria di passare, con disinvoltura, dal registro lirico al leggero; e con un colore vocale rotondo, mai schiacciato per dare una sensazione di maggior risonanza negli acuti.
Meravigliosi il corpo di ballo e il coro.
Sublimi Alessandra Amato e Claudio Cocino nei rispettivi ruoli di Love couple.
Una Mass mirabile: opera d’insieme corale e virtuosa ma senza peccare d’estetismo. Una regia di grande misura ed equilibrio.

Pierluigi Pietricola

Ultima modifica il Domenica, 10 Luglio 2022 19:18

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