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MAVRA | GIANNI SCHICCHI – regia Denis Krief

"Gianni Schicchi" – regia Denis Krief "Gianni Schicchi" – regia Denis Krief

IGOR STRAVINKIJ
MAVRA
Opera buffa in un atto
Libretto di BORIS KOCHNO
Parasa JULIA MUZICHENKO
La madre KSENIA NIKOLAIEVA
La vicina ALEKSANDRA METELEVA
L’ussaro Vasilij poi sotto le vesti di Mavra IVAN AYON RIVAS
Nuovo allestimento del Maggio Musicale Fiorentino

GIACOMO PUCCINI
GIANNI SCHICCHI
Opera in un atto di
GIOVACCHINO FORZANO 
Gianni Schicchi ROBERTO DE CANDIA
Lauretta JULIA MUZICHENKO
Zita detta La Vecchia VALENTINA PERNOZZOLI
Rinuccio IVAN AYON RIVAS
Gherardo HOU YAOZHOU
Nella NIKOLETTA HERTSAK
Gherardino WALTER ZECCA/GREGORIO ZARIC (18/22)
Betto di Signa GONZALO GODOY SEPULVEDA
Simone ADRIANO GRAMIGNI
Marco Yurii STRAKOV
La Ciesca ALEXANDRA METELEVA
Maestro Spinelloccio DAVIDE SODINI
Ser Amantio di Nicolao DAVIDE SODINI
Pinellino HUIGANG LIU
Guccio MICHELE GIANQUINTO
Allestimento del Maggio Musicale Fiorentino
FRANCESCO LANZILLOTTA maestro concertatore e direttore
DENIS KRIEF regia, scene, costumi, luci
ORCHESTRA DEL MAGGIO MUSICALE FIORENTINO
Dal 15 al 22 dicembre, recita del 22 dicembre 

www.Sipario.it, 8 gennaio 2024

Ultima recita di Mavra-Gianni Schicchi, ultima rappresentazione del 2024 al teatro del Maggio: che allegria! Eravamo stati attratti dalla possibilità di assistere alla rara messa in scena di Mavra, l’operina comica di Stravinskij pressoché coetanea dello Schicci che così poca fortuna ha avuto dagli esordi (ma perché? Andrebbe proposta nelle scuole, tanto per togliere certe idee sulla lirica ai ragazzi…) ma non ci aspettavamo un clima così festoso. Bravo Krief, che ha sfruttato per questa rara avis anche l’aiuto di un film muto d’epoca, geniale per raccontare nell’ouverture di magnifici clangori stravinkiani la novella del nostro amato Puskin, che racconta di una fanciulla persa d’amore per un ussaro caracollante, il quale fingerà di essere una cuoca di poche pretese per poterla abbracciare… Finché sua madre non si accorge che la cuoca economica ha qualcosa di troppo, la barba che si sta radendo quando la padrona di casa arriva inaspettatamente, temendo che la medesima rubi! Quanto si sono divertiti anche gli interpreti, si evince dal servizio fotografico del libretto, che ci racconta le prove.

Poi c’era una mezz’ora di intervallo: ma perché, se Krief è famoso per i suoi allestimenti minimalisti, e anche in questo caso all’elegante scenario geometrico vengono aggiunte solo le suppellettili relative ai due ambienti domestici: perché nello spazioso ed elegante ingresso del teatro, che un altro così non ne ho mai trovato (parlo di Europa) i fiati dell’orchestra ci hanno fatto la sorpresa di canti di Natale nazionali e internazionali, e le sempre impeccabili maschere  del teatro hanno offerto cioccolatini, ottimi.

Poi, siamo tornati in sala, e lì ci aspettava il classico Gianni Schicchi, unica opera buffa del Maestro Puccini, che fa resuscitare i morti: per l’appunto! Un allestimento sempre del maggio, della stagione 2019-20, per fortuna più ’19 che ’20, nel quale anche gli interpreti russi dell’operina stravinskiana hanno fatto la loro parte, ce n’è per tutti, alla grande! Semplicemente perfetto, la graziosa Julia Muzichenko, già innamorata dell’ussaro, qui prega il babbino caro di non ostacolare il suo amore per Rinuccio, che è ancora Ivàn Ayòn Rivas, già ussaro irresistibile. Ma come ha fatto Puccini per questa volta almeno a trovare tanta voglia di divertirsi? E a riuscirci? Gli interpreti tutti, ma proprio tutti, perfetti per quest’opera corale, credibilissima anche trasposta in epoca contemporanea. O come mai la comprendiamo ancora così bene? Naturalmente, da sottolineare  l’ottimo Roberto De Candia,  il furbo esponente della “gente nuova” che sa utilizzare le meschinità altrui per il proprio tornaconto: no, l’inferno è davvero troppo per Gianni Schicchi, siamo d’accordo col suo appello fuori sipario… Non una sbavatura nella rappresentazione da orologeria svizzera, come si diceva una volta. Semplicemente perfetto il Maestro concertatore e Direttore, Francesco Lanzillotta. 

Ci sarà un modo migliore per augurarci Felice Anno Nuovo? Anche noi, il pubblico, lo auguriamo al Maggio Musicale, che ha in dotazione il più bello – e comodo – dei teatri. Vediamo di godercelo. O siamo proprio dei bischeri!

Annamaria Pellegrini 

Ultima modifica il Mercoledì, 08 Gennaio 2025 21:06
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