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ORLANDO FURIOSO - regia Marco Bellussi

"Orlando furioso", regia Marco Bellussi. Foto Marco Caselli Nirmal, Teatro Comunale Ferrara "Orlando furioso", regia Marco Bellussi. Foto Marco Caselli Nirmal, Teatro Comunale Ferrara

Antonio Vivaldi
RV 728
Dramma per musica in tre atti su libretto di Grazio Braccioli
Orlando Yuriy Mynenko
Alcina Sonia Prina
Angelica Arianna Vendittelli
Bradamante Loriana Castellano
Ruggiero Filippo Mineccia
Medoro Chiara Brunello
Astolfo Mauro Borgioni
Direttore Federico Maria Sardelli
Regia Marco Bellussi
Regia video Fabio Massimo Iaquone
Scene Matteo Paoletti Franzato
Costumi Elisa Cobello
Luci Marco Cazzola
Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo
Coro Accademia dello Spirito Santo
Maestro del Coro Francesco Pinamonti
Coproduzione Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Fondazione Teatro Comunale di Modena, Bayreuth Baroque Opera Festival, Daegu Opera House
NUOVO ALLESTIMENTO
al Teatro Comunale Pavarotti-Freni, Modena - 12 Aprile 2024

www.Sipario.it, 12 maggio 2024

Orlando Furioso, un'opera composta da Antonio Vivaldi presentata per la prima volta nel 1727 a Venezia al Teatro Sant’Angelo, è stata proposta Modena con un ottimo cast e un allestimento sobrio e di buon gusto, qualità necessarie per un’opera barocca, coprodotto dalla Fondazione Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Comunale di Modena, Bayreuth Baroque Opera Festival e Daegu Opera House, e con la concertazione sapiente e incisiva di Federico Maria Sardelli, direttore specializzato nel repertorio vivaldiano tra i più acclamati, un vero specialista che ha diretto quest'opera in varie parti del mondo.

A fare da sfondo a un intreccio di elementi magici, eroici, comici e amorosi, è l’isola di Alcina e il suo palazzo, sulla varietà degli stili musicali della scrittura vivaldiana. L’Orlando Furioso di Vivaldi segue il filo delle vicende del paladino, innamorato di Angelica, e di Ruggiero, vittima dei sortilegi della maga Alcina. Orlando insegue Angelica, che a sua volta piange la morte di Medoro, riportato in vita dai poteri magici di Alcina. La maga, invaghita di Ruggiero lo ammalia; Bradamante libera l’amato dall’incantesimo, ma lo abbandona sdegnata per il tradimento. Imprigionato da Angelica, Orlando scopre che l’amata ha sposato Medoro e perde il senno. Mentre Ruggiero e Astolfo progettano di vendicare Orlando, quest’ultimo appare di fronte a loro in preda alla follia. Nei suoi vaneggiamenti rompe l’incantesimo e distrugge il regno di Alcina. Grazie ad Astolfo, Orlando recupera la ragione e perdona Angelica e Medoro. 

Alla guida dell’Orchestra Barocca Accademia dello Spirito Santo Federico Sardelli guida i giovani musicisti in modo dinamico e deciso. Le emozioni dei personaggi descritte dalla musica vengono trasmesse con cromia netta e accenti forti, che sottolineano l’eroismo non meno del lirismo della partitura e le caratteristiche drammaturgiche e musicali dell’opera barocca e la fluidità delle sue arie. Il cast dei cantanti, quasi interamente madrelingua, è di qualità altissima e assicura recitativi impeccabili, sostenuti da un continuo ridotto ai soli clavicembalo e violoncello.

Yuriy Mynenko, voce di controtenore e falsettista musicalissima e drammatica, di rara qualità, ha interpretato Orlando in modo magistrale. Convincente come interprete è stato sorprendente come virtuoso a cui ha accompagnato una presenza scenica importante. Molto efficace nei recitativi, la sua voce si è amalgamata alla scenografia immergendo tutti in questa favola.

Arianna Vendittelli è stata un ‘Angelica bellissima e spigliata, irresistibile in ogni momento. Tutto in questa cantante era adatto al ruolo: la fisicità, l’acconciatura, la voce ammaliante, la dizione chiara e pulita. Una delizia da guardare e da ascoltare, con la sua vocalità impeccabile in perfetto accordo con l’orchestra. 

Sonia Prina nel ruolo della maga Alcina, uno dei personaggi più amati delle opere barocche, ha deluso un po’ anche se ha disegnato una figura potente ed è risultata la vera regina del palcoscenico. La sua maga è stata teatralmente convincente pur con qualche sbavatura vocale sottolineata dal non costante allineamento con l’orchestra. 

Chiara Brunello, con la sua flessibilità vocale, il suo bel timbro di contralto, l’interpretazione sicura e le evidenti qualità sceniche, è stata un Medoro inappuntabile e di grande fascino. 

Loriana Castellano ha sfoggiato la sua voce dal bel colore scuro e dalle sfumature dolcissime. Il suo Bradamante è stato convincente. Bravissima a passare da paladino ad amante di Ruggiero, è stata ineccepibile per stile e padronanza del ruolo.

Filippo Mineccia è stato un Ruggiero in netto contrasto con l'Orlando di Mynenko. Perfetto e convincente dall’inizio alla fine, nell’aria più bella di tutto il teatro di Vivaldi, “Sol date, mio dolce amore”, ha cantato con dolcezza di emissione e abbandono puro, in perfetta intesa col flauto traversiere.

Il basso Mauro Borgioni nei panni di Astolfo è stato eccellente sia come cantante che come attore.

Il Coro dell’Accademia dello Spirito Santo, diretto da Francesco Pinamonti, ha dato una buona prova , grazie anche al prezioso contributo dei maestri al cembalo Lorenzo Feder e Alberto Maron.

La regia, come ha spiegato Marco Bellussi, è stata pensata insieme funzionale ed essenziale per collocare la vicenda in un’atmosfera atemporale. Le vicende sono state ambientate in uno spazio vuoto con specchi sui lati e sul soffitto per allargare la prospettiva e distogliere lo sguardo dall’ambiente principale, il luogo in cui vive la maga Alcina. I video delicati ideati da Fabio Massimo Iaquone hanno giocato un ruolo importantissimo assieme alle scene di Matteo Paoletti Franzato e alla sapiente regia luminosa di Marco Cazzola. I costumi di Elisa Cobello, molto belli e adatti agli interpreti, Alcina argentata, Angelica bianca, Bradamante rossa, mentre Ruggiero e Orlando abiti a righe, hanno attribuito ai personaggi i loro tratti psicologici. 

E’ stato uno spettacolo in cui tutte le parti si sono fuse perfettamente.

Giulia Clai

Ultima modifica il Lunedì, 13 Maggio 2024 09:53

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