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PIRATA (IL) - direttore Antonino Fogliani (IN STREAMING)

"Il Pirata" direttore Antonino Fogliani "Il Pirata" direttore Antonino Fogliani

Opera in due atti
Di V. Bellini
Libretto F. Romani
Direttore A. Fogliani
Maestro del coro G. Garatti Ansini
Direttore musicale di palcoscenico M. Agostini
Direttore di scena P. Greco
Maestro di sala G. Serra
Direttore di palco S. Giannini
Con Orchestra e Coro del Teatro di San Carlo di Napoli
Registrato dal vivo il 16 gennaio 2021
Disponibile con biglietto sul sito del San Carlo fino al 28 febbraio 2021

www.Sipario.it, 5 maggio 2021

Il Pirata è la terza opera di Vincenzo Bellini e già il titolo richiama alla memoria produzioni della narrativa, della letteratura, della televisione, del cinema e della danza, a seconda dei vari secoli di cui parliamo, come ad esempio il famosissimo balletto di repertorio classico Le Corsaire. Ciò che dunque viene evocato è proprio l’immaginario collettivo del mistero e dell’esotico che viene visto come luogo altro, come terra lontana da esplorare e molto diversa dalle culture a noi vicine e da noi conosciute o sperimentate. Anche la pirateria è un fenomeno molto noto già dall’antichità, in senso però negativo, in contrasto rispetto al precedente aspetto, nelle lotte per mare ad opera di vascelli nemici o di autonomi predoni. Secondo la moda del tempo, Bellini sceglie un personaggio che diventa un pirata per vendicare un’ingiustizia subita, ispirandosi anche alla tradizione del melodramma francese. La prima venne rappresentata a Milano, alla Scala, nel 1827 ed il compositore pose molta attenzione e cura ad ogni dettaglio della partitura, facendo anche caso alle precise caratteristiche vocali ed interpretative dei suoi cantanti e dei suoi musicisti. Tramite le doti personali di ognuno creò così una composizione ad hoc, del tutto plasmata sui suoi compagni di lavoro. Si può infatti notare, assistendo allo spettacolo proposto dal Teatro San Carlo di Napoli, ancora oggi una forte componente che fa leva anche sulla recitazione e sull’aspetto interpretativo, cercando di mettere in luce soprattutto la componente comunicativa. Già dalle prime rappresentazioni l’opera ebbe grande successo e l’entusiasmo crebbe di volta in volta di più. Fu addirittura fondato un giornale a Milano con il titolo dell’opera. Inoltre questa è spesso secondo gli storici considerata come la prima opera romantica, secondo i caratteri specifici del tempo, che influenzarono anche la moda e i costumi della società. Anche qui il palco e gli artisti dialogano con gli altri spazi del teatro, quando all’incirca a metà vediamo una protagonista passare da un ambiente teatrale interno insieme a due personaggi in costumi storici. Il testo coincide in pieno con l’intensa espressività della musica e dei suoi interpreti, realizzando del tutto ciò che Vincenzo Bellini voleva in origine intendere con la sua partitura.

Francesca Myriam Chiatto

Ultima modifica il Mercoledì, 05 Maggio 2021 09:03

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