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ROBERT LE DIABLE - di Giacomo Meyerbeer

"Lisette Oropesa "Lisette Oropesa

Di Giacomo Meyerbeer
Libretto: Eugene Scribe
Direzione musicale: Evelino Pido'
Maestro del Coro: Martino Faggiani
Robert: Dmitry Korchak
Bertram: Nicolas Courjal
Raimbaut: Julien Dran
Alberti: Patrick Bolleire
Isabelle: Lisette Oropesa
Alice: Yolanda Auyanet
Heraut: Pierre Dehret
Dama d'onore : Annelies Kerstens
Bruxelles, Palais des Beaux Arts dal 2 al 5 aprile 2019

www.Sipario.it, 4 aprile 2019

Tra cantanti, orchestrali e coro erano non meno di 250 sulla scena. Troppi, per La Monnaie. E troppi anche per il Palais des Beaux Arts, dove l'opera di Meyerbeer è stata dirottata. Volendo fare le cose per bene, cioé aggiungendo i balletti, che in realà sono stati semplicemenbte soppressi, avrebbero dovuto essere quasi trecento. Si è anche dovuto rinunciare alla versione teatrale per quella concertante, niente regia, sicche' gli orchestrali sono stati fatti salire dalla buca sul palcoscenico e i cantanti ad alternarsi nel poco spazio rimasto. 'Robert' è uno dei capolavori della Grand'Opera francese. E Meyerbeer, con Auber, uno dei suoi grandi maestri. C'è anche da aggiungere che "Robert" è stato, nell'Ottocento, il più grande successo teatrale d'Europa, più di 750 rappresentazioni in 40 anni, un record assoluto. Ma all'epoca l'opera veniva rappresentata, almeno in Francia, al completo di cantanti balerini e figuranti. Altri tempi: i teatri avevano il monopolio dell'intrattenimento artistico, spesso erano più spaziosi e i cachet più modesti. Che senso ha alllora riproporre oggi, con le restrizioni di bilancio, i costi alle stelle e le sale non adatte, i fasti splendidi della Grand'Opera? Certo, interesse da filologi. Forse anche il legittimo intento di dare un'idea allo spettatore moderno di che cosa il teatro sia stato ai tempi d'oro. Certo, solo un'idea, ma meglio di niente. E ciò salva il 'Robert' di La Monnaie. Malgrado la reductio ad minima, l'opera ha rispettato i tempi dettati dal libretto: 4 ore e mezza. Un tour de force per cantanti e spettatori, per fortuna c'è stato il coro (quello, non se la sono sentita di sopprimerlo) a permettere qualche momento di relax. Eccellenti i cantanti, tra i quali spiccava la soprano Oropesa, una vera 'virtuosa' d'altri tempi. Tutti hanno retto bene il peso del pubblico (che in mancanza di altro concentrava su di loro l'attenzione) nella innaturale immobilita' alla quali erano costretti da quel tipo di formato. Certo, da non ripetere.

Attilio Moro

Ultima modifica il Venerdì, 05 Aprile 2019 20:45

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