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Una novità assoluta e una squadra di produzione enorme ha portato in scena al TAM Sapore di mare, musical tratto dal film cult degli anni ’60 per la regia dei fratelli Vanzina. E proprio Enrico Vanzina interviene anche nella creazione del musical, affiancando il regista Maurizio Colombi e Fausto Brizzi.

Una caratteristica molto particolare di questo spettacolo è che, nonostante di sicuro ci siano dei ruoli più importanti di altri, per via degli intrecci che si creano tra i vari personaggi, di fatto sono quasi tutti rilevanti a livello narrativo. Il lido toscano Bagno Marechiaro dove si svolgono le vicende è gestito in maniera “quasi esemplare” dal simpatico e super energico Paolo Barillari (che se la cava molto bene con l’accento toscano) nel ruolo del bagnino Morino, e dalla ”boss” della Capannina Claudia Campolongo, che è sia la cantante e tastierista della band, sia l’anziana presentatrice che, nonostante l’età, si sente ancora una giovincella. Tra la spiaggia e la Capannina, seguiamo quindi le assurde discussioni per conquistare il cuore della giovane Giorgia, nei cui panni troviamo un’emozionante Carlotta Sibilla, tra i due buffi gemelli marchesini Pucci, interpretati da Pietro Mascheroni e Francesco Bianchini, che arriveranno sul finale a una nuova presa di coscienza. Un altro intrigo che si viene a creare porta alla rottura della relazione così pura e perfetta tra la dolce e romantica Selvaggia di Anna Foria e Gianni, il classico bravo ragazzo, studioso e occhialuto, nel cui ruolo troviamo Luca Quarchioni. Egli si avvicina al personaggio di Giulia Carra, la signora Adriana, una quarantenne molto giovanile che durante la settimana si trova nel villaggio da sola e che quindi trova nel colto Gianni un ottimo interlocutore. Un’incomprensione, tuttavia, fa sì che Gianni si innamori di Adriana e decida di prendersi una pausa da Selvaggia (che però troverà il modo di consolarsi). Tra gli ospiti, troviamo anche un triangolo amoroso: la coppia formata da Susan Hunt, una giovane londinese interpretata da Marta Melchiorre con un bellissimo accento anglosassone, e da Felicino Carraro, un milanese doc che si è trasferito da qualche mese in Gran Bretagna e nei cui panni troviamo Lorenzo Tognocchi, viene minacciata dal colpo di fulmine subìto dal romantico napoletano Paolo di Paky Vicenti. Marina, la sorella di Paolo, una giovane dolce e tranquilla nel cui ruolo c’è Fatima Trotta, si innamora invece di Luca, interpretato da Edoardo Piacente, che però non sembra altrettanto preso da lei. Il ruolo di Paolo Ruffini, invece, è quello del fotografo Cecco, che è sia interno alla storia, sia un narratore esterno che aiuta il pubblico a contestualizzare e riepilogare le varie relazioni. Secondo me, questo avviene in maniera troppo lunga e dispersiva, e i suoi interventi non sono indispensabili ai fini del racconto.

In sostanza, per quanto riguarda l’interpretazione attoriale e canora, gli unici dubbi sono i due nomi di spicco in cartellone, poiché il resto del cast è davvero di alto livello e c’è ben poco da dire. Quello di Fatima Trotta risulta un personaggio “stonato” rispetto agli altri poiché è l’unico a parlare in perfetta dizione, nonostante la provenienza dell’attrice e di Marina sia la medesima e dunque avrebbe dovuto essere facile farne emergere l’accento. Per quanto riguarda Cecco, invece, si ha l’impressione che si tratti di un ruolo senza un copione, bensì costruito apposta sulla persona di Paolo Ruffini, che quindi di fatto finisce per interpretare sé stesso. A livello di produzione, speravo di trovare un musical sì leggero, ma che fosse un po’ meno adolescenziale ed esagerato. La scenografia catapulta il pubblico sulla riva del mare, allontanandolo dalla frenesia della città, grazie tra l’altro a belle trovate per simulare la gita in barca e i tuffi in mezzo al mare. Una menzione speciale va di certo ai costumi e alle acconciature del team di Diego Dalla Palma, che è riuscito con successo a riportare sul palco gli anni Sessanta. I brani che si susseguono sono le hit di quegli anni, alcune in un medley iniziale e altre a scandire i vari momenti tra i personaggi e permettere loro di esternare i loro pensieri ed emozioni. Tra queste troviamo, tra le altre, Non ho l’età, Il cielo in una stanza, Cuore, Bambola, Il tuo bacio è come un rock, Una lacrima sul viso e Scende la pioggia. 

Per riassumere, Sapore di mare è una novità assoluta, che però lascia un po’ l’amaro in bocca. Il cast è formato da grandi professionisti e i costumi e le acconciature sono in perfetto stile dell’epoca; la narrazione, tuttavia, risulta sì di evasione, ma a tratti anche eccessivamente frivola.

Simona Zanoni