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TOSCA - regia David Bobée

"Tosca", regia David Bobée. Foto Arnaud_Bertereau "Tosca", regia David Bobée. Foto Arnaud_Bertereau

Giacomo Puccini
Opéra en 3 actes
Livret de Giuseppe Giacosa et Luigi Illica d’après la pièce de Victorien Sardou
Créé le 14 janvier 1900 au Teatro Costanzi à Rome
Opéra en italien surtitré en français
Direction musicale Eivind Gullberg-Jensen
Mise en scène et scénographie David Bobée
Scénographie Aurélie Lemaignen
Costumes Sabine Siegwalt
Lumières Stéphane Babi-Aubert
Création vidéo et visuels Wojtek Doroszuk
Assistant direction musicale Benjamin Laurent
Assistante mise en scène Corinne Meyniel
Régie de production Marina Niggli, Sophie Kaminski

Floria Tosca Latonia Moore
Mario Cavaradossi Luca Lombardo (10.03.2020), Andrea Carè
Le baron Scarpia Kostas Smoriginas
Cesare Angelotti Jean-Fernand Setti
Spoletta Camille Tresmontant
Sciarrone Antoine Foulon
Le sacristain Laurent Kubla
Un geôlier Vincent Eveno
Un berger Armand Brunet / Marin Guyot Fima
Chef de choeur Christophe Grapperon
Chef de chant Frédéric Rouillon

Orchestre de l’Opéra de Rouen Normandie
Orchestre Régional de Normandie
Choeur accentus / Opéra de Rouen Normandie
Nouvelle production
Première représentation le 4 mars à l’Opéra de Rouen Normandie
Coproduction Opéra de Rouen Normandie, Opéra de Dijon, théâtre de Caen
Rouen, Théâtre des Arts: dal 4 al 12 m marzo 2020
Théâtre de Caen: dal 14 al 18 giugno 2020

Ce projet bénéficie du soutien de la Plateforme Normandie Lyrique et Symphonique portée par la Région Normandie et l’État.

www.Sipario.it, 19 marzo, 2020

A chi pensi alla Tosca di Puccini, anche ai non esperti, sovverrà certamente, fra le molte meraviglie musicali che caratterizzano questo capolavoro, la celeberrima aria femminile Vissi d’arte. Mai opera fu più adatta per essere rappresentata il 10 marzo 2020, un martedì complesso, che venne a chiudersi col chiaro presagio delle difficoltà ben maggiori dei giorni a venire: l’emergenza sanitaria internazionale a costringere la Direzione del Teatro a una riduzione immediata dei posti, a poche ore dalla rappresentazione; l’annuncio della sostituzione “all’ultimo minuto” del protagonista maschile Mario Caravadossi, interpretato da Luca Lombardo al posto dell’indisposto Andrea Caré; il sentimento accorato del Soprintendente, presentatosi sul proscenio avanti opera a scusarsi col pubblico per la crudeltà di inevitabili scelte organizzative, eppure a lui rivolgendosi con parole piene di orgoglio, coraggio e speranzose di rassicurazione.
Un’atmosfera difficile, dunque, vuoi per concentrazione vuoi per assenza di spensieratezza, eppure quella sera, come altre mai finora, assistere a Tosca è stato un po’ come sentirsi davvero Tosca, e intonare con mestizia e intensità il Vissi d’arte, una disperata preghiera a ribadire l’esigenza primaria dell’Arte nonostante il dramma, dell’Arte nonostante tutto. Sì, perché non per Tosca soltanto l’Arte è primaria, se è vero che per tutti gli esseri umani è valido l’invito a non limitarsi a vivere – come spiega Aristotele –, ma a fare tutto il possibile per vivere bene.
Mirabile l’impegno di tutta l’équipe impegnata in questo nuovo interessante nuovo allestimento. Meritoria è stata l’esecuzione di tutti gli artisti, anzitutto dei protagonisti, che hanno dato prova, oltre che di bravura canora, musicale e scenica, di grande professionalità: Latonia Moore (Floria Tosca), con la sua voce dal timbro pieno e la presenza imponente; Luca Lombardo (Mario Cavaradossi), per la buona padronanza musicale di un ruolo, tante volte eseguito, e il suo savoir faire teatrale con i quali ha, de facto, “salvato” la messa in scena della recita; Kostas Smoriginas (Scarpia), per una caratterizzazione non ostentatamente caricaturale del suo personaggio, crudelmente buia, eppur ancor migliorabile per carisma.
Di grande apprezzabilità la messa in scena – ora contemporanea e dalle linee di design, ora maestosa ed essenziale, talora austera ma mai fredda –, del regista e scenografo David Bobée, che così aveva descritto il sentimento d’animo con cui si accingeva alla preparazione di Tosca : « Aborder un grand opéra de la période romantique italienne, et Tosca tout particulièrement, cela paraît inévitablement un défi. La popularité de l’œuvre, la succession de ses interprètes mythiques, la simplicité radicale des destinées tragiques… Que de mémoires à honorer, que de vivants à contenter, que de discours à renouveler ! ».
Una produzione interessante, la Tosca di questa stagione 19-20 dell’Opéra de Rouen Normandie, che merita il plauso per la sua buona riuscita, così come l’attenzione del pubblico, che potrà beneficiare delle ulteriori date in programma per la tournée di giugno.

Selene I.S. Brumana

Ultima modifica il Sabato, 28 Marzo 2020 10:22

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