Libretto di Felice Romani
Musica di Gioachino Rossini, Direttore: Jonathan Webb
Regia: Egisto Marcucci ripresa da Elisabetta Courir, Scene: Emanuele Luzzati, Costumi: Santuzza Calì, Coreografia e movimenti mimici: Giovanni di Cicco, Luci: Luciano Novelli
Orchestra e Coro del teatro Carlo Felice, Maestro de Coro: Ciro Visco
Interpreti: Simone Alaimo, Myrtò Papatanasiu, Bruno De Simone, Antonino Siragusa, Vincenzo Taormina, Antonella Nappa, Federico Lepre
Nuovo Allestimento: Teatro Carlo Felice, ricostruzione della produzione originale del Rossini Opera Festival 1983
Genova, Teatro Carlo Felice 2009
In omaggio a Emanuele Luzzati, a due anni dalla sua scomparsa, Il Turco in Italia ricrea l’ atmosfera magica creata al Rossini Opera Festival 1983 dal grande scenografo, con una uova edizione in cui sono utilizzate le scene usate allora dal maestro. All’apertura del sipario spiccano in alto i deliziosi “palchetti” con le figurine di Luzzati e lo sfondo brilla di un meraviglioso color turchese; i colori danno il tono allo spettacolo, accesi e luminosi, con sfumature raffinate, che si riflettono nei cromatismi intensi dei costumi di Santuzza Calì. Lo spettacolo è da godere con gli occhi prima ancora che con l’orecchio. La regia di Egisto Marcucci, ripresa da Elisabetta Courir, imprime ritmo vivace alle scene e sottolinea il carattere ironico di un’opera ricca di humour. A dare movimento e leggerezza alla rappresentazione intervengono i mimi di Giovanni Di Cicco. Il secondo tempo si fa coinvolgente per l’intreccio complicato da equivoci e travestimenti, e nel finale approda il melodramma con l’assolo di Fiorilla, Myrtò Papatanasiu, addolorata e pentita: è il momento coinvolgente di introspezione che la soprano rende con bravura e intensità tutta rossiniana. Simone Alaimo dà al Turco autorevolezza di voce e di presenza scenica. Bruno De Simone sfoggia accenti comici nei fraseggi e interpreta con brio molte note zampillanti. Bene in parte Antonino Siragusa, Vincenzo Taormina, Antonella Nappa, Federico Lepre. L’orchestra , diretta da Jonathan Webb, regala momenti effervescenti e in qualche maniera rimanda alla musica di Mozart che fu per Rossini “la meraviglia della giovinezza, il tormento della maturità, la consolazione della vecchiaia”.
Etta Cascini