da: William Shakespeare
Regia: Igor Chierici
Interpreti: Igor Chierici, Luca Cicolella, Marco Gualco, Marion Constantin, Vincenzo Ruoppolo, Francesco Chichella
e con l'ensemble “Selva Armonica”
Genova, Museo Diocesano di Genova dal 23 al 27 novembre 2024
Igor Chierici e Luca Cicolella hanno unito due floride menti artistiche in una delle più interessanti compagnie teatrali oggi operanti sulle scene. Dopo avere realizzate alcune assai felici riletture delle opere di Alessandro Baricco, Ernest Hemingway, Herman Melville e Stefano Benni, per citarne solo alcuni, i due artisti approdano alle scene con la rilettura dell'Amleto di William Shakespeare. L'impresa non era certo facile ma la grande genialità e la regia di Igor Chierici hanno creato qualcosa di innovativo e grandioso. L'idea della creazione per il pubblico del corteo funebre che porta il feretro di Amleto e che parte da piazza De Ferrari, luogo centrale di Genova, che si snoda per le vie cittadine verso il Museo Diocesano di Genova e l'aver creato uno spettacolo itinerante per le stanze dello stesso museo è una serie di elementi innovativi e particolarmente immersivi. L'immersione in questa tragedia dal deciso gusto medievale e vichingo è subito garantita dall'ambiente austero e gotico dell'ambiente e dai costumi degli attori e del gruppo musicale e storico “Selva Armonica” inserito in questa rilettura della tragedia shakespeariana. Il numeroso pubblico si fa parte attiva e quasi recitante nel raggiungere le stanze interne dove prendono vita i cinque potenti monologhi che fanno parte di Amleto, re di Danimarca. Lo spettacolo è ricco di emotività e colpisce subito il pubblico per la sua forte anima tragica. Tutti gli snodi della tragedia di Shakespeare sono tracciati in maniera innovativa eppure rigorosa e posti nelle parole e nei gesti di cinque attori che mostrano grande preparazione e ispirazione. Igor Chierici, Luca Cicolella, Marco Gualco, Marion Constantin e Vincenzo Ruoppolo danno vita a cinque personaggi vitali e intriganti nelle loro voci e nei loro movimenti, con timbri vocali beffardi e commossi, tragici e incisivi. Gli attori e le maschere innalzano il livello della tensione e del senso di resa ad una forza travolgente e superna. Azione e pathos animano Amleto, re di Danimarca. Chierici e Cicolella ritagliano per loro i personaggi fondamentali di Amleto e Orazio, ma lo spettacolo non manca di mettere in rilievo la formidabile bravura di attori quali Marco Gualco (Laerte), Marion Constantin (Ofelia) e Vincenzo Ruoppolo (Becchino). Il pubblico, il coro silenzioso di questa tragedia, si fa parte di questo spettacolo che mette a nudo le emozioni, somme e meschine, dell'animo umano. Amleto, re di Danimarca, pone interrogativi eterni quali quelli sulla vita, la morte, l'amore e la verità. Amleto e gli altri personaggi sono folli in un mondo di savi o fanno forse parte dell'unica parte raziocinante dell'umanità? Sono essi realmente carnefici o sono forse vittime incolpevoli? Questi personaggi e i loro occhi orlati di trucco nero portano le tracce della lotta e dell'impossibilità di redenzione. La posta è molto alta, ma la bravura della compagnia di attori, dei musicisti e dei figuranti tutti mostrano il volto più sincero e vitale del teatro quale profonda e impietosa analisi del sentimento umano. Gabriele Benelli