di Monica Luccisano
con OperazioneMiro
interpreti Luca Catarinella, Martina Michelini
regia Bruno Orlando
tutor Sax Nicosia
luci Alberto Giolitti
suoni Antonio Dominelli
artigiano di scena Filippo Zagni
una produzione Associazione Baretti ETS
nell’ambito della rassegna Meraviglia della Risalita
progetto vincitore dell’Avviso pubblico “Circoscrizioni, che spettacolo…dal vivo! 2024
CineTeatro Baretti, Torino 11 12 13 dicembre 2024
Il timore di non essere accettati e l’ossessione di performare, di primeggiare, di ottenere il risultato migliore possibile alzando l’asticella ogni volta. Sempre di più. La fragilità giovanile (che non ha età), la paura di sbagliare e di deludere le aspettative, il bisogno di uno spazio esclusivo in cui ritirarsi e trovare protezione; in cui difendersi dallo sguardo indiscreto e giudicante degli altri. C’è un mondo dietro ad Apnea, la nuova produzione under35 – per la regia di Bruno Orlando – su cui il Teatro Baretti accende i riflettori. Il testo pone al centro una disciplina sportiva insolita per il palcoscenico: anche dal punto di vista semantico (come sottolineato nelle note di regia), parole come apnea, riflesso d’immersione, riserve d’aria, caduta libera, oblio sensoriale, black out, riemersione creano nel pubblico in sala la fascinazione di una dimensione ignota, remota, oscura eppure ricchissima di sensazioni. Uno spazio che pone a stretto, forzato contatto col sé. Lo spettacolo vede protagonisti una giovane apneista e il suo istruttore: l’allieva e il maestro, sorella e fratello; l’atleta e la sua guida, la campionessa e il motivatore. Una storia di famiglia si intreccia, così, alla sfida sportiva: il doppio binario su cui viaggia una relazione fatta di amore, ma anche di competizione e di non detti; di incomprensioni. Apnea diventa metafora di interiorità e di intimità, di vastità talvolta ingestibile: di un legame profondissimo, in cui ci si immerge senza respiro e senza parole, per trovare (paradossalmente) un riparo. La drammaturgia di Monica Luccisano è accattivante, basata su dialoghi incalzanti e quasi serrati tra i due bravi attori in scena, Luca Catarinella e Martina Michelini. Le musiche elettroniche e le videoinstallazioni accompagnano la narrazione con dolcezza, sottolineandone la fisicità e i tratti intimi. Molto significativo che il Baretti, nella stagione intitolata Generazione Scenica, ospiti realtà giovani (cui guardare con coraggio) come la compagnia emergente torinese OperazioneMiro, supportata dal tutoraggio artistico di Sax Nicosia. Apnea è un’opera delicata, che ci tocca e ci riguarda da vicino: ci riporta tutti, inaspettatamente, a una condizione che ci accomuna e precede la nascita; che ci rimane dentro e ci segna in modo indelebile. Ritrovarsi avvolti, come allora, nel buio e nel silenzio, può felicemente corrispondere a un’idea di bellezza. Giovanni Luca Montanino