regia Mauro Simone
testi Elisabetta Tulli
movimenti coreografici Nadia Scherani
PERSONAGGI E INTERPRETI
Ada ELENA NIERI
Santuzzo MATTEO VOLPOTTI
Voce/chitarra: LUMI
Milano, Cinema Teatro Wagner, il 17 febbraio 2025
Essenzialità ed emozioni. Queste due parole riassumono perfettamente lo spettacolo Dialogo. Concerto dialogato. Le musiche e le canzoni originali di Luca Tudisca, in arte Lumi, scandiscono la relazione tra Ada e Santuzzo, due giovani siciliani che si conoscono in riva al mare. La storia d’amore che fanno vivere al pubblico non è solo rosa e fiori, ma raccontano anche le difficoltà della vita di coppia. “Magari, se ti va, cammineremo insieme controvento, ma solo se ti va”, come cita il testo di un brano. Si sono scelti, hanno scelto di andare controvento insieme e lo hanno fatto perché, nonostante tutto, si amano come il primo giorno. Il cast è composto di soli tre elementi, che però hanno una forza scenica incredibile. A vestire i panni della coppia di protagonisti Ada e Santuzzo sono Elena Nieri e Matteo Volpotti. Tra i due c’è feeling, sono molto credibili e riescono a passare agilmente da una situazione emotiva a un’altra, da una scena d’amore a una di litigio, accompagnando gli spettatori in un turbinio di emozioni. Ada è una giovane intraprendente, poiché è lei a fare il primo passo con Santuzzo, e con i piedi per terra, in quanto guarda alle cose pratiche, a ciò che serve per mantenere la sua famiglia e soprattutto far crescere suo figlio. Santuzzo, al contrario, è creativo: lavora, ma non lascia mai da parte il suo sogno di fare musica e scrivere canzoni, che trasmette anche al figlio. Questo suo tratto caratteriale, però, è una delle cause dei litigi, poiché Ada si sente spesso lasciata da sola nella gestione della casa. Accanto a loro, a trasformare in musica il loro racconto e ad accompagnarli nei loro sentimenti c’è Lumi, che interpreta i suoi brani con trasporto al fine di mantenere la narrazione in crescendo. La versione acustica chitarra e voce regala un’intimità che commuove il pubblico. A susseguirsi sono numerose canzoni incluse nell’album del 2016 del cantante dal titolo Cappuccino e caffè, ma non solo. In questa stagione, inoltre, è stato inserito un nuovo pezzo, l’unico in dialetto siciliano, dal titolo Ti sientu. In un mondo in cui si cerca di colpire con la stravaganza e l’eccesso, per questo spettacolo il regista Mauro Simone punta sull’essenzialità. A livello scenografico, sono presenti solo due chitarre, tre sedie e, sparsi su tutto il palco, numerosi cappotti, che i protagonisti indossano via via, a significare gli anni che passano. Pochi fronzoli e tanta immaginazione. E in questo sono bravi gli attori a mostrare alla platea, grazie ai movimenti coreografici di Nadia Scherani, tutti gli oggetti che non sono fisicamente presenti, ma che sono fondamentali nella storia: il figlio che cresce, gli anelli del matrimonio e il mare. Quest’ultimo, così come la musica, è sempre presente nei momenti fondamentali per Ada e Santuzzo e scandisce il ritmo della loro vita. L’essenzialità è proprio l’unicità e la forza di Dialogo, poiché gli spettatori sono portati a concentrarsi solo sui due interpreti e sui brani, e ciò permette loro di far fluire le emozioni insieme a quelle dei protagonisti, di immedesimarsi nella loro quotidianità, che in fondo è un po’ quella di ognuno di noi. L’anno prossimo lo spettacolo festeggerà i 10 anni dal debutto: un grandissimo traguardo sarebbe una tournée più consistente, per permettere a più persone possibili di ascoltare un cantautore dalla penna e dalla voce incredibili, di assistere a una prova attoriale molto coinvolgente e di versare tante lacrime per il vortice emotivo in cui ci si immerge. Simona Zanoni