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DELL'AMORE E DI ALTRI DEMONI - regia Corrado Accordino

"Dell'amore e di altri demoni", regia Corrado Accordino "Dell'amore e di altri demoni", regia Corrado Accordino

di Gabriel García Márquez
regia: Corrado Accordino
con Corrado Accordino
assistente alla regia: Valentina Paiano
costumi: Maria Chiara Vitali
animation project: MicrofilmStudio
lead animator: Federico Cadenazzi
animators: Chiara Lorenzon e Marco Enea Spilamberto
graphic illustration: Chiara Vitale
produzione: La Danza Immobile/Teatro Binario 7
Milano, Teatro Libero dall' 11 al 23 marzo 2015

www.Sipario.it, 14 marzo 2015

Corrado Accordino (Monza 1970), attore, regista e scrittore diplomato all'Accademia dei Filodrammatici di Milano e attivo nell'ambito teatrale dal 1989, rende uno straordinario omaggio a Gabriel García Márquez (Aracataca/Colombia 1927 – Città del Messico 2014) - soprannominato Gabo, scrittore, giornalista e saggista insignito nel 1982 del Premio Nobel per la Letteratura - a circa un anno dalla sua scomparsa mettendo in scena Dell'amore e di altri demoni, un romanzo inquietante, magico e atroce che stigmatizza gli infiniti pregiudizi di ieri frutto di un'abissale ignoranza e di credenze errate e distorte.

La vicenda di Sierva María de Todos los Ángeles, giovane marchesina (rossa di capelli) di 12 anni - figlia non voluta dal padre, un marchese indolente, tediato e inetto e odiata dalla madre, una pseudo maga che la lascia crescere con la servitù da cui apprende alcuni dialetti africani - è ambientata ai tempi dell'Inquisizione spagnola, ma non ci si illuda che oggi la situazione sia così migliorata solo perché i pregiudizi hanno cambiato fisionomia: anche ai nostri giorni molti figli indifferenti o indesiderati e soprattutto non amati soffrono di profonda solitudine e crescono isolati e selvaggi.

La fortuita circostanza di un morso da parte di un cane rabbioso e la conseguente malattia considerata opera del demonio mettono in moto pregiudizi e meccanismi perversi che porteranno la giovinetta a essere vittima di un gorgo di violenze perpetrare da una Chiesa ottusa, reazionaria e fanatica (uno dei periodi più neri della storia della Chiesa) che, incapace di vero amore esattamente come i genitori della nostra infelice protagonista, tortura e uccide in nome di un cieco autoritarismo.

La lettura scenica di ottima efficacia e capace di trascinare è resa ancor più pregnante e drammatica dagli animatori di MicrofilmStudio di Milano i quali rafforzano la vis crudele e amara del racconto con immagini simboliche e allucinanti e una musica coinvolgente tali da aumentare il paradossale e continuo inganno perpetrato nei confronti della vittima anche da parte di chi innamoratosi della giovane avrebbe potuto salvarla se non fosse anch'egli oppresso dagli stessi pregiudizi dai quali crede di essere libero o che crede di vedere con gli occhi della razionalità.
Cosa ne avrà immaginato Dio di tali cataratte di inciviltà e cosa ne penserà oggi in cui il passato non sembra avere insegnato nulla agli uomini?

Wanda Castelnuovo

Ultima modifica il Domenica, 15 Marzo 2015 09:53

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