Dimore Creative
di e con Pietro Cerchiello
musiche Tommaso Imperiali
regia Ariele Celeste Soresina
produzione Dimore Creative
con il sostegno di Fondazione Cariplo, Smart Italia, Fondazione Claudia Lombardi
Selezione FringeMI, Crashtest, Endas Voce Società Giovanile, Ecolario, Mittelland_Mittelfest
Finale Direction U30, Dominio Pubblico, Life is Live, Pillole
Premio ExPosizioni
Torino Fringe Festival 2025
Polo Lombroso 16
Pietro è un giovanissimo autore e, come tutti i bravi autori, ha una voglia matta di esprimersi, di comunicare nel senso di mettere in comune, di misurarsi col pubblico; Tommaso è il suo amico e sodale, non si separa mai dalla chitarra e anche lui ha una voglia matta di esprimersi. Perciò, Tommaso interrompe Pietro di continuo e gli parla sopra: sono due fiumi in piena che non mancano di travolgere il pubblico in sala nello spettacolo Ecologia Capitalista. Il Torino Fringe Festival 2025, presso il polo Lombroso 16, ospita questa pièce (scritta e interpretata da Pietro Cerchiello) che parla di ambiente, come si evince dal titolo, di falsi miti e di poteri forti, ma soprattutto della creatività e del desiderio di metterla a frutto, individuando il canale giusto per “arrivare”. Pietro e Tommaso sono due ragazzi che hanno ambizioni artistiche, come ce ne sono tanti: che si mettono in gioco partecipando a bandi e concorsi; cercando in lungo e in largo le risorse per portare in scena il prodotto del proprio estro; l’esito dei loro sogni – visioni strambe e anche impegnative, come l’incontro con Dio in coda al fast-food –, delle letture, di conoscenze che si nutrono e di ambizioni che si liberano. Ecologia Capitalista è uno spettacolo che si inserisce a pieno titolo nel genere della stand-up comedy e del monologo brillante; che coinvolge il pubblico in maniera interattiva e divertente; che si innalza sull’autoironia e sull’acutezza del protagonista e autore. In certi passaggi, lo scambio di battute tra Pietro e Tommaso appare poco naturale e fluido, tuttavia la messinscena non perde ritmo complessivo; complici le musiche eseguite alla chitarra da Tommaso Imperiali, che danno al testo un’atmosfera intensa e notturna. Pietro Cerchiello ha il coraggio e la sfacciataggine di rappresentare i propri sogni basati su paradossi, stravolgimenti di immagini bibliche, scenari apocalittici e teorie negazioniste (su riscaldamento globale e tutela dell’ecosistema); ma non si prende sul serio e la leggerezza (un po’ dissacrante, diagonale, fresca) del suo tono rispecchia lo spirito del Torino Fringe Festival. Giovanni Luca Montanino