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EDIPO-RE DA SOFOCLE A PASOLINI - regia Ulderico Pesce

Edipo re - da Sofocle a Pasolini Edipo re - da Sofocle a Pasolini Regia Ulderico Pesce

di Ulderico Pesce
con la collaborazione di Maria Letizia Gorga
con Maria Letizia Gorga, Maximilian Nisi, Ulderico Pesce
rielaborazioni e direzione musicale a cura di Stefano De Meo e Pasquale Laino, tastiere Stefano de Meo, fiati Pasquale Laino
regia Ulderico Pesce, con la consulenza artistica di Anatolij Vasil'ev
Musiche tradizionali dei popoli Arberesh stanziatisi in Basilicata e Calabria, canti Grecanici del Salento e della tradizione pastorale lucana
Milano, Teatro Ciro Menotti, 15 marzo 2011

www.Sipario.it, 23 marzo 2011

Il testo "Edipo Re" di Sofocle è un soggetto che si presta a tante letture e riscritture, per la molteplicità dei temi che mette in campo, sollevando numerosi interrogativi. Tanti autori e interpreti si sono cimentati nel corso dei secoli. Anche il regista-attore Ulderico Pesce ha fatto la sua proposta di lettura; una lettura tutta focalizzata sul personaggio "chiave" della verità di Edipo: il Pastore che all'ultimo momento della tragedia sofoclea racconta la verità di come ha salvato il bimbo Edipo , che, invece di abbandonarlo, come voleva il padre Laio, lo salva consegnandolo al re di Corinto. L'idea di raccontare la storia di Edipo dal punto di vista del Pastore offre a tutta l'operazione vaste soluzioni creative di scrittura scenica, con figurazioni suggestive: dallo spazio popolato da un recinto di grossi campanacci che entrano in gioco come elementi scenografi, ma anche come simboli di un mondo arcaico e come una continua presenza sonora che interagisce con le scene. Si assiste, poi, al parto di Giocasta risolto scenicamente in maniera efficace e singolare, viene appeso ad una sorta di canna che il Pastore poi fa ruotare intorno a Giocasta. La presenza di due musici serve a dare scansione alle sequenze che si alternano tra narrazione e recitativi tra Edipo e Giocasta, e chiacchiere col pubblico. Il regista-attore tende a spostare troppo su di se l'attenzione, col rischio che il tema di Edipo diventi un pretesto per mettersi in mostra. Per certe operazioni meglio stare in secondo piano, per evidenziare il progetto teatrale. L'Edipo di Nisi è intenso e ben giocato in questo contesto scenico; la Giocasta di Maria Letizia Gorga è di bella presenza ed arricchita di canti originali, bene interpretati. Il pubblico del Teatro ex Elfo di via Menotti a Milano, anche se non numeroso, non ha lesinato gli applausi.

M.M.G.

Ultima modifica il Martedì, 17 Settembre 2013 09:13

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