da Girotondo di Arthur Schnitzler,
Kleine Kabarett Orchestra: violino Simona Cazzulani, pianoforte Alessandra Mauro,
sax Giorgia Marra, tromba Anna Vita, batteria Maria Veronica Bigliardi;
La Cantante Fiorella Ceccacci Rubino
con La Prostituta Cristina, Violetta Latte, Il Soldato Davide Gagliardini,
La Cameriera Ilaria Falini, Il Giovane Signore Luca Nucera,
La Giovane Signora Paola De Crescenzo, Il Marito Massimiliano Sbarsi,
La Dolce Fanciulla Maria Laura Palmeri, Il Poeta Emanuele Vezzoli,
L'Attrice Carola Stagnaro, Il Conte Nanni Tormen,
Il Soprano Lisa La Pietra, L'aspirante Artista Francesca Tripaldi,
L'aspirante Musicista Carlo Sella, L'Habitué Laura Cleri,
Dramaturg Cristina Cattellani, Il Cameriere lento Marcello Vazzoler,
Musiche a cura di Alessandro Nidi;
Scene Tiziano Santi;
Costumi Gianluca Falaschi;
Luci Claudio Coloretti;
Regia Walter Le Moli,
assistenti alla regia Caroline Chaniolleau, Giacomo Giuntini,
produzione Fondazione Teatro Due,
visto a Parma al Teatro Due, 29 marzo 2018
Girotondo Kabaret è un azzardo, un azzardo riuscito, la dimostrazione che col teatro ci si può non solo divertire, ma si può offrire una serata all'insegna dell'intrattenimento festoso e del pensiero che si fa leggero ma non fatuo. Walter Le Moli e Fondazione Teatro Due sono riusciti a ottenere tutto ciò con Girotondo Kabaret, un divertissement che fa mondo e ci dice molto del nostro modo di essere, con la scusa di un cafè chantant del primo Novecento e la sagace, vivace scrittura di Arthur Schintzler e di quel 'Girotondo' fatto di incontri e relazioni concatenate, eppure mosse da una casualità e da uno scorrere del desiderio che intriga e un po' angoscia.
Walter Le Moli e lo scenografo Tiziano Santi hanno trasformato il teatro in un'autentica sala di cabaret degli anni Venti e Trenta: il pubblico è seduto ai tavolini e può ordinare la cena, bere e godersi lo spettacolo. Fra i tavoli e su una pedana centrale che arriva al centro della sala si inanellano i diversi incontri di coppia, inframmezzati dalle canzoni composte su musiche di Alessandro Nidi eseguite con ammaliante sensualità non solo canora da Fiorella Ceccacci Rubino, accompagnata con tanto di orchestrina in giarrettiere. Insomma sensualità e sfrontatezza, l'insostenibile leggerezza di incontri fugaci e rubati la fanno da padrone in Girotondo Kabaret, laddove il testo dell'autore della finis Austriae per eccellenza è rete e tessuto per uno spettacolo elegante e frizzante, descrittivo e seducente che sa divertire. Ma dietro questa apparente futilità c'è un mondo dell'inizio XX secolo che non appare troppo distante dall'horror vacui della nostra contemporaneità. La Prostituta, il Soldato e la Cameriera, il Giovane Signore e la Giovane Signora, il Marito e la Dolce Fanciulla, il Poeta, l'Attrice e il Conte sono personaggi che vivono per la loro funzione, sono assoluti travolti dal perturbante trasporto erotico, in un concatenarsi di relazioni sotto le lenzuola che alla gioia del proibito preferiscono il vuoto e l'inappagato di orgasmi dello spirito inquieto, piuttosto che dei corpi tesi di desiderio. In questa danza dell'eros che è un prendersi e lasciarsi, ritrovarsi e riprendersi l'intervento metateatrale del Dramaturg piuttosto che dell'Aspirante artista dicono di una riflessione sullo scandalo che provocò il testo di Schnitzler, fornendo quella distanza che storicizza, ma con discrezione e in maniera – per fortuna – non troppo invasiva.
Nel gioco raffinato ed erotico di un sesso del piacere diverte la Sonata erotica per voce femminile sola, composta da Erwin Schulhof ed eseguita con ansimante e orgasmica vocalità dal soprano Lisa La Pietra. Peccato che la memoria contemporanea richiami immediatamente il film Harry ti presento Sally!. Girotondo Kabaret di Walter Le Moli raggiunge il suo scopo: intrattiene e diverte, senza però disattendere al una sorta di velato pensiero che dice di un cupio dissolivi che si compie in una sorta di bulimia sessuale. In armonia e in parte il nutrito gruppo di attori di Fondazione Teatro Due che per energia e divertita presenza convince maggiormente nella parte giovanile dell'ensemble, in assoluta e piacevole armonia melica l'orchestra con la fascinosa Ceccacci Rubino. E alla fine applausi da un pubblico sedotto e divertito.
Nicola Arrigoni