di Luca Viganò
Regia Marco Sciaccaluga, scene e costumi Guido Fiorato, musiche Andrea Nicolini, Luci Sandro Sussi
Con Antonio Zavatteri, Aldo Ottobrino, Massimo Mesciulam, Alberto Giusta, Alice Arcuri, Fabrizio Cadeddu, Cristiano Dessì
Teatro Stabile di Genova / Napoli Teatro Festival Italia
Genova 8 novembre 2013, Genova, Teatro Duse.
E' un avvincente spettacolo, elaborato da un testo intellettualmente provocante, per un soggetto forse non molto teatrale, ma che sulla scena diventa pura rappresentazione di vita. I protagonisti sono due giocatori di scacchi, campioni a livello mondiale, personaggi realmente esistiti, di cui la regia caratterizza le due diverse personalità affidandone agli attori l'interpretazione. Antonio Zavatteri disegna bene il cubano Josè Raul Capablanca e il suo lato "umano" per il quale l'ossessione per gli scacchi non soffoca altre passioni come quella per le donne e la vita piacevole. Aldo Ottobrino incarna il russo Alexander Alexandrovic Alekhine, giocatore ossessivo e tormentato per il quale la vita è la partita a scacchi, e non ha altri interessi al di fuori di una scacchiera. Nella sfida a vincere la partita per il campionato del mondo, lo scontro fra i due diventa violento mentre tutto intorno altri scacchisti entrano nelle scene. Di rilevo, il vecchio giocatore ridoto in miseria, cui da buon risalto Massimo Mesciulam e importanti i ruoli femminili interpretati da Alice Arcuri, che con abilità ren-de la diverse donne, compresa le moglie di Capablanca. Il linguaggio è quello specifico degli scacchisti, poco comprensibile dal pubblico in platea, che però rende il clima di tensione della vicenda, ad alleggerire il quale c'è il break del ballo interpretato da Zavatteri e la Arcuri, bravi ballerini. Antonio Giusta è un giocatore con "il cuore", Fabrizio Cadeddu, il padre di Iosè e Cristiano Dessì, il cameriere, completano il cast. Scene e costumi bene realizzati da Guido Fiorato.
Etta Cascini