Stampa questa pagina

LUCA BONO, L'ILLUSIONISTA - regia Arturo Brachetti

"Luca Bono, l'illusionista", regia Arturo Brachetti. Foto Franco Rodi "Luca Bono, l'illusionista", regia Arturo Brachetti. Foto Franco Rodi

con Luca Bono e Sabrina Iannece
regia Arturo Brachetti
musiche originali Alex Britti testo Mark Gore
Muvix Europa srl & Arte Brachetti srl
Casa del Teatro Ragazzi Torino 
Debutto nazionale 26 dicembre 2017

www.Sipario.it, 5 gennaio 2018

In epoca di mescolanze, anche il teatro naviga in un magma indistinto in cui sono precipitati tutti i generi e dal quale rinascono frutti originali e succosi, capaci di intercettare il pubblico odierno d'abitudine multidisciplinare. Così il palcoscenico si svecchia e raccoglie seimila spettatori in una ventina di repliche, dentro una sala da trecento posti. Questo stupefacente risultato l'ha ottenuto un giovane piemontese, Luca Bono. Prestigiatore, campione di magia in Italia e all'estero, notato e coinvolto da Arturo Brachetti nei suoi tour internazionali, volto televisivo, a venticinque anni Bono decide di riavvolgere il filo, ricominciare da capo, da solo, lasciando la pura illusione e inoltrandosi sulle strade impervie della prosa, della narrazione teatrale. Si avvale della esatta colonna sonora di Alex Britti, della regia dello stesso Brachetti, della brava e ammiccante assistente Sabrina Iannece, di un bel testo in cui racconta di sé e della sua vocazione alla magia. In realtà, da bambino, lo animava uno struggente desiderio di diventare pilota di formula uno e per renderlo concreto guidava il go kart; un incidente, e il fratello affettuoso Davide intento a distrarlo con i giochi di prestigio, gli cambiano la vita. Lo spettacolo è stratificato, c'è il piano del fare e quello del dire; la passione per la magia è esperita o narrata e quando si agisce sono gli invisibili trucchi e l'eccezionale abilità fisica e manuale a parlare, viceversa, con le parole a prendersi la scena, i giochi si fanno da parte o sono rovesciati, talvolta sinceramente, come quando Bono mostra un allenamento base per l'elasticità delle mani, talaltra no, come quando chiama sul palco due volontari a cui finge, simpaticamente, di insegnare qualche segreto con le carte. Si parte dal meglio, dal clou delle esibizioni standard, dallo splendido numero dell'apparizione delle colombe bianche che di solito è il picco e chiude lo show. Si scende nel personale, ma scherzando con garbo e gusto (grazie anche all'allenamento attorale guidato da Giancarlo Judica Cordiglia). Per innervare il sottotesto di concetti ponderosi e semplici: l'impegno, strenuo, premia sempre, la passione, autentica, è un dono prezioso. Luca Bono è sorprendente per le doti di illusionista e per la disinvoltura narrativa. Questa pièce è prosa di prestigio con un refolo di poesia (si cita anche Leopardi).

Maura Sesia

Ultima modifica il Lunedì, 08 Gennaio 2018 18:17

Articoli correlati (da tag)

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.