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LISISTRATA - regia Serena Sinigaglia

"Lisistrata", regia Serena Sinigaglia. Foto Maria Pia Ballarino "Lisistrata", regia Serena Sinigaglia. Foto Maria Pia Ballarino

di Aristofane. Traduzione | Nicola Cadoni
Regia di Serena Sinigaglia
Scena: Maria Spazzi. Costumi: Gianluca Sbicca. Musiche: Filippo Del Corno
Direzione del coro: | Francesca Della Monica, Ernani Maletta
Coreografie: Alessio Maria Romano. Disegno luci: Alessandro Verazzi
Assistente alla regia: Arianna Sorci. Assistente scenografo: Paola Grandi. Assistente costumista: Marta Solari
Personaggi e interpreti: LISISTRATA | Lella Costa CALONICE | Marta Pizzigallo MIRRINE | Cristina Parku LAMPITO’| Simone Pietro Causa DRACETE| Marco Brinzi FILURGO | Francesco Migliaccio STRIMODORO | Stefano Orlandi STRATILLIDE | Pilar Perez Aspa NICODICE | Giorgia Senesi RODIPPE | Irene Serini COMMISSARIO | Aldo Ottobrino CINESIA | Salvatore Alfano DONNA BEOTA | Didi Garbaccio Bogin DONNA CORINZIA | Beatrice Verzotti AMBASCIATORE SPARTANO | Alessandro Lussiana AMBASCIATORE ATENIESE | Stefano Carenza PACE | Giulia Quacqueri.
Accademia d’Arte del Dramma Antico – sezione Giusto Monaco
Coro Nipoti, Massaie, Macchiniste, Arcieri Allegra Azzurro, Claudia Bellia, Carla Bongiovanni, Gaia Lerda, Giulia Maroni, Erika Roccaforte, Francesca Totti, Clara Borghesi, Davide Carella, Carlotta Ceci, Federica Clementi, Alessandra Cosentino, Giovanni Costamagna, Christian D’Agostino, Lorenzo Ficara, Ludovica Garofani, Gemma Lapi, Zoe Laudani, Marco Maggio, Carlo Marrubini Bouland, Arianna Martinelli, Carlo Andrea Pecori Donizetti, Beatrice Ronga, Massimiliano Serino, Davide Sgamma, Francesca Sparacino, Stefano Stagno, Giovanni Taddeucci, Siria Veronese Sandre
Produzione: INDA di Siracusa.- Teatro greco dal 13 al 27 giugno 2025

www.Sipario.it, 14 giugno 2025

Lella Costa ha ereditato i cromosomi danzanti di Lisistrata, l’eroina che dà il nome alla commedia di Aristofane andata in scena la prima volta ad Atene nel 411 a.C,, certamente una figura impegnata nel sociale, a difesa di tutte quelle donne che continuavano a subire lo strapotere dei propri mariti.. Adesso una carismatica, saggia, asciutta e sempre brava Lella Costa, colta al Teatro greco di Siracusa, quasi a rispolverare il suo background rivoluzionario, indossa abiti color arancio, tanto cari a lei  (i costumi sono di Gianluca Sbicca) si pone alla testa d’un esercito femminile, scegliendo come arma letale uno sciopero del sesso, in concreto di non fare più l’amore con i propri compagni, sino a quando costoro non avranno deciso di dire basta ad una guerra del Peloponneso, tra Atene e Sparta, che va avanti da almeno vent’anni. Sembra un lavoro dei giorni nostri, addirittura con due guerre, di cui quella tra Israele e Palestina rischia di allargarsi ad altri paesi del Medio Oriente, senza vedere all’orizzonte nessuna Lisistrata che possa far finire questa follia. L’attenta e puntigliosa regia di Serena Sinigaglia con quella scena ricca d’una miriade di fili o corde rosse ingarbugliate e intrecciate ad opera di Maria Spazzi, sembra voglia dirci quanto sia difficile dipanarle, sistemarle nel giusto verso. Sembra pure che per la Sinigaglia questa Lisistrata non sia soltanto una commedia, ma una provocazione, un atto di ribellione, dove i personaggi possono apparire buffi come quel trio di vecchi e di vecchie che hanno il gusto di stare insieme, magari d’amarsi e rispettarsi, facendo una figura barbina il “Commisario” di Aldo Ottobrino incapace di pronunciare la parola “donne”, quasi come se volesse vomitare, restando poi in guêpière. Sono momenti in cui sgorga facile la risata, assumendo lo spettacolo dei connotati da cabaret quando Lisistrata concede solo a Mirrine (Cristina Parku) la possibilità di incontrare il marito Cinesia (Salvatore Alfano), che ha solo lo scopo di stimolare le sue voglie per poi lasciarlo con un palmo di naso. Intanto le donne asserragliate nell’Acropoli resistono stoicamente alle loro vampate sessuali e giunge sulla scena un “araldo da Sparta” con un mega fallo eretto tutto dorato per trattare la pace, incontrandosi con Cinesia e stabilendo di comune accordo che si presenteranno davanti a Lisistrata sia l’ambasciatore spartano (Alessandro Lussiana), sia quello ateniese (Stefano Carenza) per stipulare una definitiva “pace”, qui raffigurata dalla danzatrice Giulia Quacqueri, mentre Lisistrata lancia un messaggio pacifista dove esorta tutti di evitare di fare sempre gli stessi errori, fra in un tripudio di danze e musiche che celebra il ritorno delle mogli dai loro mariti.  Lisistrata non è solo una commedia. È una provocazione, un atto di ribellione travestito da risata. L’eroina di Aristofane ha la statura di una figura tragica, determinata a riportare la vita dove regna la morte, l’amore dove impera l’odio. In un’epoca come la nostra, segnata da nuovi conflitti e vecchie tensioni, la sua voce torna a farsi sentire con prepotente urgenza.  La guerra del Peloponneso, combattuta tra Atene e Sparta e i rispettivi alleati, si concluse con la vittoria di Sparta e dei suoi alleati. Atene subì una sconfitta definitiva, inclusa la perdita della sua flotta a Egospotami nel 405 a.C., e fu costretta ad accettare pesanti condizioni di pace. Nel 1996, in una cerimonia a Sparta moderna i sindaci di Atene e Sparta hanno firmato, alla presenza del presidente della Grecia, un documento che concludeva ufficialmente la Guerra del Peloponneso. Benché il conflitto armato fosse terminato nel 404 a.C., non era infatti mai stato redatto e sottoscritto un vero e proprio trattato di pace.

Gigi Giacobbe

Ultima modifica il Mercoledì, 18 Giugno 2025 08:17

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