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MATRIMONI E ALTRI EFFETTI COLLATERALI - regia Manuel Giliberti

Mita Medici in "Matrimoni e altri effetti collaterali", regia Manuel Giliberti Mita Medici in "Matrimoni e altri effetti collaterali", regia Manuel Giliberti

adattamento e regia di Manuel Giliberti
tratto da Salviamo le balene di Ivan Campillo
Interpreti: Mita Medici, Annalisa Insardà, Carlo Ferreri, Emanuele Carlino
Scene e costumi di Rosa Lorusso
Musiche originali di Antonio Di Pofi

al Teatro Brancati di Catania dal 16 novembre al 3 dicembre 2017

www.Sipario.it, 17 novembre 2017

Ciò che colpisce subito nello spettacolo Matrimoni e altri effetti collaterali - titolo, adattamento e regia di stampo cinematografico (primi piani, campo-controcampo) di Manuel Giliberti al Brancati di Catania, tratto dal testo Salviamo le balene dello spagnolo Ivan Campillo - è una sorta di altarino sul proscenio dell'immagine di Joan Baez, cantautrice e attivista statunitense, nota per il suo stile vocale, assurta qui ad una specie di madonnina, cui Mita Medici si prende cura d'accenderle un lumino, per una sorta d'amore misto a riconoscenza verso chi si è battuta per i diritti civili ed è stata leader di tante battaglie sul pacifismo legate alla guerra nel Vietnam. Mita Medici qui veste il ruolo di Jane, non quella della compagna di Tarzan piuttosto la Barbarella di Jane Fonda, sperticandosi sin dalle prime battute d'appartenere a quella generazione del '68, citando una sfilza di nomi che hanno resi mitici quegli anni, indossando lei, figlia dei fiori, ancora larghe tuniche colorate e vistose collane afro-asiatiche, inneggiando ai sogni libertari di un tempo e sventolando una bandiera con su scritto "Salviamo le Balene Salviamo l'Ambiente". Dove per Balena s'intende pure il matrimonio della figlia Claudia (grigia all'inizio e poi sempre più colorita quella di Annalisa Insardà) che rischia d'andare in malora, forse per usura forse perché da nove anni non riesce ad avere un bambino. E dire che il marito Gregorio, cui da vita un acquietato Carlo Ferreri, c'ha provato tante volte non riuscendo però ad ingravidarla, al punto che adesso è da più di sei mesi che ha smesso d'avere rapporti con lei. Una condizione che preoccupa la madre Jane che consiglia la figlia d'andare in vacanza in un centro benessere per risvegliare le voglie del marito che continua ad essere impigliato nel suo lavoro di professore di scuola. La loro vita è una matassa d'infelicità e neppure gli aiuti in video d'una simpatica psicologa (l'attrice etnea Evelyn Famà) risollevano la coppia. Il caso vuole che si rompa una serranda in casa di Jane e succede che Fabio, una sorta di angelo riparatore, quasi come quello pasoliniano di Teorema, interpretato dal giovane e aitante Emanuele Carlino, che si esibisce pure in un veloce spogliarello, riesca a rinverdire antichi e mai sopiti bollori della matura donna, sposata ad un uomo che non si vede mai. Il giovane ri-apparirà pure in casa della figlia, perché il caso vuole che anche le sue serrande si guastino, mostrando la donna le sue beltà e le sue voglie sopite. Sia come sia, è ancora mamma Jane a metterci una pezza, fornendo al genero pillolette azzurre miracolose e come per incanto un neonato bello e pronto giungerà in una carrozzella tirata dalla coppia fra le note di Blowin' in the Wind di Bob Dylan.

Gigi Giacobbe

Ultima modifica il Lunedì, 20 Novembre 2017 08:25

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