di Aldo De Benedetti
Con Fabrizio Frizzi, Edy Angelillo e la partecipazione di Carlo Alighiero e con Massimo Abbate, Annalisa Amodio, Barbara Begala e Lucia Ricalzone
Costumi di Irene Corda
Musiche e canzoni elaborate da Enzo De Rosa e Carlo Alighiero
A.T.A Teatro
Regia di Carlo Alighiero
Roma, Teatro Manzoni 2007
Lo spettacolo in questione è uno dei piccoli gioielli in commedia di un autore assai noto al grande pubblico, Aldo De Benedetti.
Siamo a Roma, in una bella casa, ambiente alto borghese, tutto sembra filare liscio, la padrona di casa si diletta a suonare il pianoforte, il personale di servizio si da un gran da fare per rendere l’atmosfera ancora più serena, ma in questo idillio il dramma è in agguato.
Luisa, la moglie, non riconosce più Paolo suo marito e lo vuole cacciare di casa pensandolo un intruso.
Viene convocato d’urgenza un luminare in campo psichiatrico, il professor Spinelli, il quale con facilità diagnostica una “epistassi fisionomica” che si spera limitata nel tempo.
Come consuetudine nelle commedie di De Benedetti, i colpi di scena si susseguono in modo scoppiettante, e tra la sorpresa generale Luisa si rivolge al professor Spinelli, certa che questi sia suo marito.
Paolo è disperato e deve fingere di essere un amico del medico, lo psichiatra gongola ed è al tempo stesso piacevolmente imbarazzato, perché ovviamente dovrà accettare anche il risvolto più intimo con la signora (così almeno spera!).
Per complicare le cose arrivano dall’Australia una zia della signora Luisa con al seguito figliola sciocca e zitella che si innamora perdutamente del bel Paolo.
Ogni cosa d’incanto verrà chiarita con piena soddisfazione di tutti.
Buono il testo ma il vero cardine attorno al quale girano i personaggi è il bravo Carlo Alighiero che si riconferma attore di qualità; meno disinvolto appare Fabrizio Frizzi, probabilmente siamo abituati ad una sua diversa sicurezza davanti al video; brava la Angelillo, anche se talvolta è un po’ sopra le righe.
Diana Palma