tableaux vivants dall'opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio
con Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis,
Antonella Parrella
messa in scena: Teatri 35
Museo Diocesano di Nola (NA), 25 settembre 2016
Un'emozione per gli amanti di teatro e arti figurative; una serata magica domenica scorsa 25 settembre (nelle Giornate Europee del Patrimonio) al Museo Diocesano di Nola, con lo spettacolo Per Grazia Ricevuta - Tableaux Vivants dall'opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio, a cura di Teatri 35. Grazie all'associazione Meridies Nola, nell'ambito dell'annuale rassegna culturale SettembrArte.
Attivo da quindici anni, il nucleo Teatri 35 si dedica alla sperimentazione teatrale, facendo ricerca sul rapporto tra teatro, arti visive e musica, producendo spettacoli e performances.
Ecco la compagnia a Nola, nella storica cornice del museo diocesano, protagonista dello spettacolo dell'arte, che vive e prende forma sulle tavole del palcoscenico. Tele e colori eterni si rappresentano incontrando il pubblico, nel racconto, attraverso il linguaggio del corpo, di uno dei più grandi pittori della storia: il Caravaggio.
Più che uno spettacolo teatrale vero e proprio, il pubblico ha la sensazione di osservare i modelli del pittore che si preparano a posare per lui. Senza avere a disposizione che pochi teli da drappeggiare addosso e oggetti essenziali come un pugnale o un teschio, gli attori Gaetano Coccia, Francesco O. De Santis e Antonella Parrella interpretano – con rispetto sacrale e i muscoli allo spasimo – capolavori come La resurrezione di Lazzaro, Decollazione del Battista, Madonna dei Pellegrini ed altri ancora.
Così, i protagonisti in palcoscenico sono anche gli scenografi e attrezzisti: si muovono in assoluta sincronia, assecondando tacitamente l'uno i gesti dell'altro, in uno spettacolo dove tempi e concentrazione sono fondamentali. E poi la musica di sottofondo, anch'essa attrice: segue la messa in scena del quadro passo dopo passo, crescendo nel momento in cui l'opera si mostra al pubblico nella sua impressionante fedeltà all'originale.
Non è difficile immaginare l'impegno e la dedizione assoluta che sono dietro a una rappresentazione tanto perfetta: i Tableaux Vivants intitolati "Per Grazia Ricevuta" sono il frutto di un'esperienza laboratoriale protrattasi alcuni anni. Nessuna battuta, né testo: il corpo è la sola fonte di comunicazione. Dunque, la fruizione per il pubblico è senza dubbio spirituale (dati i soggetti dei quadri caravaggeschi), ma anche fisica. visiva, uditiva e carnale.
Teatri 35 tiene a precisare che l'obiettivo della performance non è la rappresentazione dell'opera in sé, ma la ricerca su una «modalità di lavoro in cui il corpo è semplice strumento, un mezzo alla pari di una stoffa o di un cesto». Così, gli attori in scena si muovono compiendo «azioni sonore, azioni inserite in una partitura musicale in cui ogni gesto è in funzione di una meccanica, di un ingranaggio in cui ciò che viene eseguito è strettamente necessario». Niente, dunque, viene lasciato al caso. E proprio Per Grazia Ricevuta Teatri 35 ha incontrato il Caravaggio, pittore che immortala figure in momenti estremamente fisici (passione e morte, uccisioni e sacrifici) e consente, quindi, di recuperare la dimensione corporale del teatro.
Giovanni Luca Montanino