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PINOCCHIO - regia Marta Cortellazzo Wiel

"Pinocchio", regia Marta Cortellazzo Wiel. Foto Luigi De Palma "Pinocchio", regia Marta Cortellazzo Wiel. Foto Luigi De Palma

di Carlo Collodi
adattamento Christian di Filippo
con (in o.a.) Paolo Carenzo, Hana Daneri, Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta e Aron Tewelde
regia Marta Cortellazzo Wiel
scene Fabio Carpene
costumi Giovanna Fiorentini
luci Antonio Merola
suono Filippo Conti
musiche Celeste Gugliandolo
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
Teatro Gobetti, Torino 24 giugno – 13 luglio 2025

www.Sipario.it, 26 giugno 2025

Quando si parla di spettacoli godibili sia per un pubblico di bambini che di grandi, Pinocchio è (probabilmente) il primo titolo che viene in mente: la fiaba di Carlo Collodi è così popolare da evocare all’istante un immaginario che ci accomuna da generazioni e trasmette valori universali. Ecco che in questi giorni, a stagione conclusa quando a nessuno viene in mente di rifugiarsi in teatro, lo Stabile di Torino ripropone il Pinocchio adattato da Christian di Filippo e diretto Marta Cortellazzo Wiel, nella sala del Gobetti (la scorsa primavera era andato in scena al Carignano).

In questo allestimento la favola mantiene il suo sapore autentico: è un gioco schietto e senza tempo (fatidico, dell’infanzia prima e del tormentoso passaggio all’età adulta poi), fatto di sorrisi, avventure rocambolesche e tenerezze; ma anche di insegnamenti morali.

Gli spettatori sono, più che accolti, abbracciati dalla compagnia che li approccia fisicamente e li coinvolge nella recita: i personaggi più rappresentativi – il gatto e la volpe, il grillo, Mangiafuoco e la fata, Pinocchio e Geppetto – non mancano all’appello e, anzi, interrogano la platea, la stuzzicano e la invitano al gioco. 

Prima di tutto, si rimane affascinati dalla scenografia, curata da Fabio Carpene, che si apre come uno scrigno delle meraviglie e riserva uno spazio centrale al teatro delle marionette (che occupa un posto di primordine anche nella fantasia dei bambini). Anche i costumi di Giovanna Fiorentini hanno un’interessante funzione immaginifica, sottolineata dai bozzetti in esposizione all’ingresso della sala. Le musiche sono di Celeste Gugliandolo (che recita anche): rappresentano una suggestiva colonna sonora e la fonte da cui sgorgano canti da favola vera. 

Infine – certo, non in ordine di importanza – le attrici e gli attori, di cui si può solamente essere entusiasti, rivelano presenza di spirito, grande affiatamento e gioco di squadra (il che ha esito coinvolgente): Paolo Carenzo, Hana Daneri, Christian di Filippo, Celeste Gugliandolo, Marcello Spinetta e Aron Tewelde trasmettono una gran dose di energia e di vitalità, senza risparmiarsi (dal punto di vista fisico, atletico, vocale… ). Vero è che questa proposta è pensata per un pubblico di bambini, di scuole e di famiglie, ma anche gli adulti si troveranno a loro agio, tornando al piacere di una risata dal gusto ingenuo, alla profondità della riflessione su valori come conoscenza e amicizia. 

In occasione del bicentenario della nascita dell’autore Collodi (2026), Pinocchio è il protagonista non solo della stagione 2024/25 ma anche di quella successiva: figura cardine di un racconto davvero eterno, che restituisce curiosità e gusto per l’avventura.

Giovanni Luca Montanino

Ultima modifica il Sabato, 28 Giugno 2025 09:12

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