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PROVANDO... DOBBIAMO PARLARE - regia Sergio Rubini

"Provando... dobbiamo parlare", regia Sergio Rubini "Provando... dobbiamo parlare", regia Sergio Rubini

di Carla Cavalluzzi, Diego De Silva, Sergio Rubini
regia Sergio Rubini
con Fabrizio Bentivoglio, Maria Pia Calzone, Isabella Ragonese, Sergio Rubini
scene Luca Gobbi
costumi Patrizia Chericoni
luci Luca Barbati
Milano, Teatro Parenti dal 19 al 24 gennaio 2016

www.Sipario.it, 26 gennaio 2016

Coppie Scoppiate

"Provando...dobbiamo parlare" è lo spettacolo in chiave teatrale del film "Dobbiamo parlare", entrambi con la regia di Sergio Rubini. Gli interni borghesi di un attico nel centro di Roma, introducono il pubblico nella vita di Vanni (Sergio Rubini) e Linda (Isabella Ragonese), entrambi scrittori, giunta alla sera del loro anniversario. I due si preparano ad uscire a cena per festeggiare, quando, inaspettatamente e in momenti diversi, bussano alla porta di casa, i coniugi Costanza (Maria Pia Calzone) e Alfredo (Fabrizio Bentivoglio), una coppia di amici medici dell'alta borghesia romana; sono disperati per i loro reciproci tradimenti, forse non si amano più, e cercano rifugio e consolazione nell'attico degli intellettuali. Quella che doveva essere una piacevole serata, si trasforma, ben presto, in una seduta psicanalitica. Vanni e Linda tentano di riavvicinare e ridurre la disperazione esistenziale di Costanza e Alfredo. Ma, come si sa, stando con lo zoppo si impara a zoppicare. Il virus della crisi coniugale dei due sventurati travolge, come un'onda, anche l'altra coppia, mettendone in luce l'affiatamento, solo apparente, e le debolezze di tenuta sentimentale. Il risultato è un campo di battaglia dove trovano spazio non solo le accuse reciproche che si fanno gli appartenenti alle due coppie, sulle mancanze affettive e i tradimenti in corso, ma, anche, un acceso confronto politico destra/sinistra che mina le basi dell'amicizia dei quattro. I cocci di vetro di una bottiglia scaraventata a terra da Linda, sono i cocci, che restano, del rapporto d'amore delle due coppie e di quello di amicizia fra le due coppie. Il finale dello spettacolo lascia aperta una possibilità di salvezza a una coppia mentre chiude all'altra, forse definitivamente, il tentativo di riappacificazione.
"Provando...dobbiamo parlare" non strizza l'occhio e non fa sconti a nessuno. Nè a Costanza e ad Alfredo che rappresentano la viziosità e la mancanza di morale di una certa ricca borghesia, nè a Vanni e a Linda, farciti di invidia e di un falso moralismo, caratteristici di una certa sinistra benpensante. Tutti e quattro i personaggi sono solo esseri umani dominati dalle loro debolezze, fatte di invidia, razzismo, incapacità di amare, cinismo, fede nelle apparenze, che, vanamente, cercano di nascondere sotto il peso della "maschera sociale"; che, nel caso di Costanza e Alfredo, ha il sapore di bugie segrete, nel caso di Vanni e Lidia, ha il sapore di una falsa sincerità ostentata. Tutti, dovranno, però, fare i conti con la Verità. A uscire vincenti da questa storia, sono solo i pesci, dell'acquario dei due scrittori, che non possono parlare.
L'idea di Sergio Rubini, di adattare teatralmete le vicende del film, come prove aperte a improvvisazioni e a riaggiustamenti scenici, è originale. Forse, poteva essere utile dare maggiore risalto alle musiche, praticamente assenti. Non è discutibile, invece, la bravura dei quattro attori, che già conoscevamo; con una nota particolare a Fabrizio Bentivoglio che colora un personaggio divertente e sopra le righe; grazie, anche, a una drammaturgia avvincente che, tuttavia, si dilunga un pò troppo, come esercizio di stile, nella ripetizione ridondante del leitmotiv comico dell'assenza di comunicazione nella coppia. Nel finale, aperto, il pubblico, entusiasta, applaude in piedi per diversi minuti.

Andrea Pietrantoni

Ultima modifica il Martedì, 26 Gennaio 2016 08:29

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