In una Parigi torrida e deserta di metà agosto, Silvie, single piacente e smaniosa di vita, spegne da sola la sua quarantesima candelina, decisa a farla finita ingoiando un flacone di pillole a sorsi di champagne. Ma la telefonata di un'amica la convincerà a continuare a vivere imponendosi una missione: rendere felice il primo uomo che incontrerà. Peccato che si tratti di Bernard, il vicino del piano di sotto orso e brontolone, sciatto e misantropo professore dedito solo ai suoi studi di civiltà antiche. E quanto accade in Quella del piano di sopra, commedia brillante a due del francese Pierre Chesnot, che la regia di Gigi Proietti affida ai ben affiatati Sandra Collodel e Pino Quartullo. Sulla scena a due piani di Alessandro Chiti, una Collodel spassosamente esuberante tenta di sedurre un Quartullo grottescamente abbruttito, tra battibecchi, litigi e dialoghi frizzanti che strizzano l'occhio alle piccole manie quotidiane e alle grandi paure esistenziali. Una commedia facile facile, ma mai stupida, che scorre via leggera come un bicchier d'acqua.

Simona Spaventa