Stampa questa pagina

TAVOLA TAVOLA, CHIODO CHIODO... – progetto di Lino Musella e Tommaso De Filippo

Lino Musella in "Tavola tavola, chiodo chiodo" Lino Musella in "Tavola tavola, chiodo chiodo"

un progetto di Lino Musella e Tommaso De Filippo
con Lino Musella
musiche dal vivo di Marco Vidino
scene di Paola Castrignanò
costumi Sara Marino
disegno luci di Pietro Sperduti
suono di Marco D’Ambrosio
ricerca storica di Maria Procino
collaborazione alla drammaturgia di Antonio Piccolo assistente alla regia Melissa Di Genova
fotografie Mario Spada
Produzione Elledieffe, Teatro di Napoli – Teatro Nazionale
Teatro Astra, Torino, martedì 27 dicembre 2022

www.Sipario.it, 29 dicembre 2022

Atto di amore assoluto verso il teatro, ma anche accorato monito alle nuove generazioni di artisti esortate a mettersi ogni giorno in gioco ed a ribellarsi ad ogni forma di compromesso: nella sua spiazzante attualità emoziona e interroga il Tavola tavola, chiodo chiodo… che Lino Musella porta in scena come esito finale del percorso di analisi e studio, condotto insieme a Tommaso De Filippo e Maria Procino, sullo sconfinato patrimonio di carte, scritti e memorie eduardiane, inestimabile materiale ancor oggi di impressionante modernità.
Lungi dal volersi cimentare in una ricostruzione di natura biografica del grande Eduardo, accompagnato dai contrappunti musicali della chitarra di Marco Vidino, Lino Musella crea dal nulla un percorso partendo da scritti e conversazioni originali accomunate da un’evidente, e quanto mai necessaria, connotazione politica: non quindi la poetica dell’autore, semmai le analisi, talvolta sotto forma di invettive e denunce, che hanno accompagnato l’impegno quotidiano di un uomo che ha vissuto “nel e per” il teatro. Dalle battaglie per la rinascita del San Ferdinando, per la cui ricostruzione le banche chiusero le porte in quanto non “opera di pubblica utilità”, alle guerre burocratiche con la SIAE per riscuotere in tempo legittimi e dovuti compensi legati ai diritti d’autore, passando per i consolidati ritardi nella liquidazione degli incassi delle tournée in mezzo mondo. Ed ancora le ataviche diffidenze caratteriali verso il prossimo e gli affetti più cari, per non parlare dei contrasti all’interno della famiglia, o le guerre combattute a suon di lettere con il Ministro di turno incapace di cogliere l’importanza di un sistema teatro, allora come oggi, fondamenta indispensabile nell’edificazione di una società moderna.
Muovendosi in uno spazio scenico in cui campeggiano una scrivania, un camerino/guardaroba ed il modellino di un teatro destinato a collassare su sé stesso, Musella è straordinario interprete di pensieri e parole fuori dal tempo dove le confidenze come le interviste, gli appelli al pari delle missive ufficiali, sembrano scritte “oggi per l’oggi”, tanto è evidente la preveggenza dell’Eduardo uomo di teatro quanto lo è la staticità di un sistema che in nulla sembra esser cambiato a distanza di decenni.
Tavola tavola, chiodo chiodo…, nel titolo rimando ad una frase scritta nel marmo del San Ferdinando per ringraziare l’artigiano Peppino Mercurio che ne ricostruì il palcoscenico, sono cento minuti filati da seguire tutto d’un fiato e mostrare in scuole ed accademie: un universale Bignami di politica culturale che raggiunge la sua climax in chiusura con l’invettiva a difesa di autori e attori, “due categorie fra le più osteggiate e umiliate dalla camorra teatrale imperante”, grido di denuncia, oggi vecchio più di cinquant’anni, dalla disarmante attualità.

Roberto Canavesi

Ultima modifica il Giovedì, 29 Dicembre 2022 10:11

Articoli correlati (da tag)

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.