Ideazione Roberto Doati, Conservatorio di Musica "Niccolò Paganini"
Regia: Laura Sicignano, Teatro Cargo
Drammaturgia: Matteo Spanò in collaborazione con Laura Sicignano. Musiche a cura del Conservatorio di Musica "Niccolò Paganini". Luci, scene, costumi, video e fotografie a cura dell'Accademia Ligustica di Belle Arti. Con Massimo Caretta, Sara Cianfriglia, Elena Dragonetti, Aldo Ottobrino
Teatro Cargo, Genova 29 gennaio 2013
Lo spettacolo ha per soggetto l'Olocausto e sembra impossibile essere coinvolti da nuove emozioni dopo quanto è stato scritto, detto e rappresentato sull'argomento, invece Tra i vivi non posso più stare provoca un inedito impatto emotivo a contatto diretto con il pubblico. L'azione si svolge ai quattro angoli di uno stanzone squallido dove risuonano gli altoparlanti e scorrono immagini sullo schermo, mentre gli attori, ora vittime ora carnefici, parlano di torture, violenze e morti. Ispirato a "L'Istruttoria" di Peter Weiss, lo spettacolo procede in un crescendo di tensione, accentuata dalla musica elettronica, e non concede tregua agli spettatori che sono impegnati a seguire gli spostamenti delle scene insieme agli attori. Due donne e due uomini interpretano i vari personaggi con forte partecipazione, ricordiamo in particolare Aldo Ottobrino e Sara Cianfriglia.
Diretta con mano ferma dalla regia e calibrata nelle sequenze, la rappresentazione è la riuscita collaborazione di tre Enti genovesi: Conservatorio di Musica "Niccolò Paganini", Accademia Ligustica di Belle Arti e Teatro Cargo.
Etta Cascini