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WINCH ONLY - regia Christoph Marthaler

Winch only Winch only regia Christoph Marthaler

dall'Incoronazone di Poppea di Claudio Monteverdi
ideazione e regia: Christoph Marthaler
drammaturgia: Malte Ubenauf
con Marc Bodnar, Olivia Grigolli, Rosemary Hardy, Sasha Rau, Graham F. Valentine,
scena: Anne Viebrock e Frieda Schneider
costumi: Sara Shittek
luci: Dierk Breimeier
Teatro Due, Parma, prima nazionale, settembre 2007

www.Sipario.it, 16 settembre 2007

Spiazzante, divertente, fuori dai canoni. Con Winch Only il regista Christoph Marthaler mette a segno un altro tassello del suo modo di intendere il teatro come opera aperta, allusioni, pensieri, metamorfosi di testi. Il punto di partenza o solamente la suggestione iniziale è offerta dall'opera monteverdiana L'incoronazione di Poppea, citazione a cui s'affianca una drammaturgia musicale composta da brani di Schubert, Fauré, Bach, Wagner, Saint-Saens, Brahms. L'incoronazione di Poppea è un pre-testo, è il testo che dà l'orizzonte che fa da sfondo simbolico a Winch Only. Il verbo to winch sta per sussultare, trasalire, ma anche adescare ed è quanto fa Martthaler nel raccontare quella sua stramba famiglia borghese: padre, madre, due figlie, una specie di alter ego della figura paterna e un pianista. La scena è strepitosa: un interno di elegante casa borghese, sulla destra un portone che accede al palazzo di giustizia, a sinistra un finestrone che s'illumina al passaggio di un treno. La parte superiore della casa è un ballatoio con una vetrinetta con animali impagliati e dietro una serie di tutù che danzano su un carrello. Esterno e interno s'intrecciano nello spazio scenico inventato per Winch Only. Su questo doppio binario di dentro e fuori, di amore e odio, di passione e freddezza si muove la storia di gesti, di comicità sferzante, di intelligente e spiazzante plurilinguismo messa in atto da Marthaler. Winch Only mette in scena i rapporti di violenza e attrazione all'interno del nucleo familiare e li trasforma in un cabaret grottesco che sconfina nel non senso, nella drammatica comicità di relazioni costruite su dinamiche di potere. La sfida fra i due padri, l'uno magro e allampanato di irresistibile nervosismo, l'altro immobile, impassibile fino a parere tonto, la madre leopardata, assente e isterica, le due ragazze discinte, sexy fino al parossismo, con la passione di sottrarre mobili al palazzo di giustizia: sono queste alcune delle situazioni che Marthaler fa agire ai suoi strepitosi attori. Ciò che accade in scena appartiene ai personaggi che vivono quello spazio borghese, sono presenze autonome e non tengono conto dello sguardo dello spettatore. Tutto potrebbe compiersi senza lo sguardo di alcuno, e allora la posizione dello spettatore è quella del voyeur, è quella di chi va a mettere il naso nei panni sporchi altrui e il regista svizzero lo fa con irresistibile ironia, con gusto surreale, diverte, ma spiazza pure. Come non leggere nell'aprirsi e chiudersi del portone del palazzo di Giustizia come un segno dei recenti fatti che hanno portato in tribunale nel tranquillo Belgio le pulsioni sessuali di insospettabili borghesi... Ma come capita per i grandi spettacoli, il segno estetico trascende i confini geografici, per quanto Winch Only appartenga intimamente alla cultura belga. E allora le dinamiche di potere e sopraffazione che si scatenano fra i personaggi sono di tutti e di tutti i tempi, fino al punto di suggerire a Marthaler l'esempio sanguinolento delle famiglie imperiali romane e in particolare modo dell'età neroniana. Winch Only diverte, si ride un fracco, gli attori sono bravvissimi, spiazza perché non concede allo spettatore un solo punto a cui appigliarsi per avere qualche certezza, è fuori dai canoni perché mette a frutto una commistione di generi e di stili che non possono far parlare che di opera aperta, in cui musica, recitazione, mimo, canto si uniscono per costruire un testo che lo spettatore è libero di leggere in base alla propria sensibilità. Un piccolo capolavoro per svegliare l'intelligenza.

Nicola Arrigoni

Ultima modifica il Mercoledì, 07 Agosto 2013 13:13

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