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RUMBA - regia Ascanio Celestini

"Rumba", regia Ascanio Celestini "Rumba", regia Ascanio Celestini

di e con: Ascanio Celestini
Regia: Ascanio Celestini
Musica: Gianluca Casadei
Voce: Agata Celestini
Immagini dipinte: Franco Biagioni
Suono: Andrea Pesce
Luci: Philip Marocchi
Produzione: Fabbrica srl, Fondazione Musica Per Roma, Comitato Greccio ’23, Teatro Carcano
Distribuzione: Mismaonda
Genova, Teatro Nazionale di Genova, 4 e 5 gennaio 2024

www.Sipario.it, 8 gennaio 2024

L'appuntamento con Ascanio Celestini, autore dei più interessanti nel panorama teatrale italiano, si conferma sempre ricco di conferme e sorprese. Rumba, il suo ultimo spettacolo dal sottotitolo L’asino e il bue del presepe di San Francesco nel parcheggio del supermercato, è l'ennesima creatura teatrale del quale il pubblico si dimostra rapito e convinto. Il mondo, epico nella sua popolarità, che Ascanio Celestini evoca e anima nella sua narrazione è immediato e ben riconoscibile eppure sempre ricco di nuove sfumature e perfezionamenti. Molti attori prima di Celestini hanno ricordato l'immagine del Santo di Assisi e la sua vita – basti ricordare gli spettacoli Lu santo jullare Francesco di Dario Fo e Francesco a testa in giù di Marco Baliani – ma l'autore romano ha la felice intuizione di fondere le due immagini di San Francesco e dei suoi frati con un insieme di personaggi dalla vita disincantata e dolorosa. La scenografia e la drammaturgia di Rumba ricordano quasi il primo Celestini di Fabbrica passando per La pecora nera e altri spettacoli teatrali più recenti e in questi l'autore e attore romano pare stabilire con il pubblico la presenza di una zona d'intesa con se stesso e con il pubblico. Eppure Celestini sa ogni volta progredire e declinare in maniera originale l'insieme dei personaggi presenti nel suo racconto. La scenografia è essenziale ma ricca degli elementi che il pubblico è abituato a riconoscere: una seggiola in legno, un sipario rosso e quattro casse da bibite in plastica, dove il musicista Gianluca Casadei suona fisarmonica e tastiere, oltre a prestare il volto al personaggio di Pietro. Su questo tappeto sonoro, sempre efficace e incisivo, Ascanio Celestini racconta e affabula dimostrando ancora una volta il talento e la abilità di un cantastorie. La vita di Francesco d'Assisi e dei personaggi che animano un modo popolare tanto poetico e doloroso quanto reale si fondono e si compenetrano, facendo somigliare le immagini di un mondo passato, coraggioso e ribelle ai volti che oggi vivono alla periferia dell'umanità. Rumba, assieme agli spettacoli Laika e Pueblo, costituisce una sorta di  ciclo dei vinti ai quali la narrazione (e la poetica) di Ascanio Celestini danno una nuova e splendente dignità. Così il personaggio della donna con la testa impicciata e il piccolo universo di poveri cristi sconfitti e resilienti vivono vite riconosciute e si fondono le une alle altre, sublimandosi in una amara solidarietà. Ascanio Celestini vive questi personaggi, li fa suoi e li veste con una naturalezza ed una sapienza che vanno oltre la sua bravura da artista in scena. L'attore romano coinvolge, riflette e suscita una nuova riflessione nel pubblico mettendo in luce una nuova epica popolare dove trova spazio il tema della guerra, dell'intolleranza e il dramma delle migrazioni. Rumba è uno spettacolo vitale e che ha il gusto del teatro di Ascanio Celestini, con la presenza di riconoscibili, nel visibile e nel narrato, elementi presenti negli spettacoli precedenti, come Radio Clandestina o Fabbrica. Il pubblico di Rumba è rapito e grato di uno spettacolo che conferma, se mai ce ne fosse bisogno, l'immensa fortuna di poter essere parte dell'esperienza umana e teatrale creata da Ascanio Celestini.

Gabriele Benelli

Ultima modifica il Martedì, 09 Gennaio 2024 11:56

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