Adriana Asti, nata a Milano nel 1933, attrice di talento versatile, comincia la sua professione debuttando in Miles gloriosus di Plauto, nel 1951, regia di Fantasio Piccoli. Il successo che la renderà famosa arriva grazie a Luchino Visconti che la vuole ne Il crogiolo di A. Miller (1955), nel capolavoro Rocco e i suoi fratelli (1960) e in Altri tempi di H. Pinter (1973). Nella sua lunga e intensa attività di attrice ha interpretato molti ruoli, da Goldoni - è nella edizione del 1952 di Arlecchino servitore di due padroni, regia di Giorgio Strehler per il Piccolo Teatro di Milano, a Pirandello (Questa sera si recita a soggetto, regia di Vittorio Gassman, nel 1961; Vestire gli ignudi, regia di G. Patroni Griffi, nel 1966; Come tu mi vuoi, regia di Susan Sontag, 1979).
Si ricorda la sua presenza in Noi moriamo sotto la pioggia di Enzo Biagi, regia di Fantasio Piccoli, con Romolo Valli (1951); Veglia la mia casa, angelo, da T. Wolfe, regia di L. Visconti (1958), Ti ho sposato per allegria di Natalia Ginzburg, regia di Luciano Salce (1966), Orlando furioso, regia di Luca Ronconi (1969), Rosa Luxemburg di Luigi Squarzina e Vico Faggi (1976); Santa Giovanna di G.B. Shaw, regia di Luca Ronconi (1982), Giorni felici di Samuel Beckett, regia di Mario Missiroli (1983), L'inserzione di N. Ginzburg, regia di G. Ferrara (1969 e 1989), La Maria Brasca di Giovanni Testori (1992, premio Eleonora Duse) e Tre uomini per Amalia di Cesare Musatti (1994). Adriana Asti divide la sua vita tra Roma e Parigi, dove lavora frequentemente come attrice, recitando in francese diretta, tra gli altri, da Pier Luigi Pizzi e Alfredo Arias. Nel corso della sua lunga e ricca carriera ha girato oltre quaranta film, diretta, fra gli altri, da B. Bertolucci, De Sica, Pasolini e Bolognini.