Cari Lettori,
dopo New York, San Francisco, San Jose, Stoccolma, Bucarest, eccoci a Pechino, ribattezzato Beijing, capitale della Cina, per far conoscere dove il teatro lo vivi e racconti, venendoci. Sì, conoscere, raccontare, commentare, offrire è il nostro compito. E l'impegno non è solo quello di registrare, ma anche quello di proporre eventi, affinché la creatività dell'uomo possa sollecitare altri per un'arte allargata e condivisa.
Un viaggio nelle capitali del mondo per incontrare protagonisti dello spettacolo e intervistarli, per una reciproca conoscenza. Per questo ti chiediamo di stare vicino a Sipario.
Prossimamente: India, Giappone, Africa, Australia, Indonesia, Americhe, e altri ancora, perché, aprendo Sipario sul mondo, affermiamo, con Williams Shakespeare, che "Il mondo è tutto uno spettacolo" da vivere perché ti appartiene, per essere anche tu un protagonista. Apri gli occhi sul mondo con Sipario.
Beijing
L'Arte Barocca musicale,
dimostrata ai giovani cinesi,
a cura dell'Istituto di Cultura Italiana.
Al Museo Nazionale della Cina, situato a fianco di piazza Tien' An Man, in Beijing, in una sala gremita di giovane pubblico, abbiamo avuto il piacere di ascoltare, in un pomeriggio accaldato, una conferenza-spettacolo, promossa e organizzata dall'Istituto italiano di Cultura, diretto da Stefania Stafutti, sul tema "Il Barocco nella musica". Evento commissionato all'italiano Giuseppe Cuccia, che da oltre tre anni è ai vertici del National Centre for the Performing Arts, come esperto di lirica.
Preceduto da una introduzione del vice presidente del Museo Chen Lüshen, Cuccia, con l'ausilio di una ricca documentazione fotografica, proiettata su grande schermo, ha potuto dimostrare che cosa si deve intendere per arte barocca, un movimento estetico che inizia nel '600, coinvolgendo tutte le arti: architettura, pittura, letteratura, poesia, musica. Un movimento che ha attraversato anni e anni per giungere fino al Settecento, lasciando in eredità alla storia dell'arte veri capolavori, oggi ammirazione di tutti. Con l'aiuto dell'interprete Wei Yi, il relatore ha costruito la suo master class, (altro che conferenza!), alternando il suo intervento chiaro e storicamente inquadrato nei diversi periodi storici, con immagini di documentazione, con interventi canori con la bravissima soprano Patrizia Pace, accompagnata al piano forte da Katherine Chou.
Le esecuzioni, applauditissime, hanno dimostrato quanto siano state apprezzate da parte della platea, che ha potuto ascoltare arie note del repertorio lirico barocco. La cosa che ci ha sorpreso è il grado di partecipazione del pubblico che per due ore trenta, tanto è durato l'evento, non ha mai manifestato segni di stanchezza, nonostante l'alternarsi continuo della lingua italiana a quella cinese.
Alla sera dello stesso giorno, invece, presso il teatro principale, del Centro per formativo dell'arte e spettacolo, siamo stati invitati ad assistere ad una prova di Norma di Vincenzo Bellini, con debutto l'11 settembre, e vedi caso abbiamo incontrato uno staff tutto italiano capitanato da Pierluigi Pier'Alli, come regista e scenografo e dal direttore d'orchestra Renato Palumbo.
È interessante notare quanto sia importante il melodramma italiano come elemento di comunicazione e intese tra i popoli.
La messa in scena, a cui abbiamo assistito, rende onore alle capacità creative di tutti componenti la squadra italiana che ha determinato questo spettacolare evento.