Claudio Bisio, nasce a Novi Ligure nel 1957, si diploma presso la Civica Scuola d'Arte Drammatica di Milano nel 1981. Bisio calca le scene teatrali lavorando con Dario Fo in "Morte accidentale di un anarchico", nel 1987, poi con il Teatro dell'Elfo ("Sogno di una notte d'estate", "Nemico di classe", "Comedians", "Café Procope"). Negli stessi anni riesce anche a dedicarsi al cabaret: la sua palestra è il Derby Club di Milano, prima, lo Zelig poi. Teatro e cabaret trovano un piacevole punto d'incontro in divertenti monologhi tra cui: "Guglielma" (1987), "Aspettando godot" (1990), Le nuove mirabolanti avventure di "Walter Ego" (1992), "Tersa Repubblica" (1994-95) e "Random" (1995), poutpourri dei precedenti. Il suo ultimo lavoro teatrale (1997), "Monsieur Malaussene au théâtre" di D. Pennac, per la regia di Giorgio Gallione, ha avuto un notevole successo.
Al cinema, con registi come Salvatores, Risi, Monicelli, G. Bertolucci, l'attore raggiunge una popolarità ancora più ampia. Artista poliedrico, incide anche un disco di successo, "Rappout" (con Rocco Tanica), che diventa la canzone dell'estate 1991. Molte anche le sue presenze televisive da "Cielito Lindo" (1992) a "Mai dire gol" (1998). Grande talento comico, Bisio ha trovato la notorietà sfruttando il filone cabarettistico e costruendo una sua personalissima satira dei tempi moderni. Efficace testimonial di un'epoca che ama il divertissement intelligente e lo svago di classe, non gli mancano né la capacità né la potenza per imporsi in ruoli drammatici.