SUMMERTIME Summertime racconta la pulsante confessione di una drag queen molto particolare. Una performance, il rientro in camerino, i ricordi affiorano e si mescolano al presente. E con i ricordi arrivano le domande, a volte sottintese. A che punto è la sua vita? Cos’è la sua arte? Qual è la sua passione? Passione intesa come sofferenza, percorso di redenzione, ma anche come sentimento intenso, bruciante. Il protagonista, o forse sarebbe meglio dire la protagonista, offre al pubblico la possibilità di ripercorrere il cammino, emotivo e spirituale, che nel presente drammaturgico lo/la trova di fronte ad uno specchio. E proprio quello specchio, che non esiste, scruta nella sua anima e la porta fuori. Dolorosa e calda, come la voce di Janis Joplin che canta la Summertime che dà il nome alla pièce. Alla fine della musica, tolta la parrucca e le paillettes, la domanda è: chi c’è sotto il trucco? |