
Sinopsi testi (143)
COMMEDIA MUSICALE Tra una danza, una canzone, un dialogo divertente ed interessante, nasce un amore originale tra un “vecchio” che via via ringiovanisce ed una fanciulla che è alla ricerca dell'amore che poi si scoprirà essere proprio l'anziano ringiovanito. Mentre queste particolari ed importanti azioni si susseguono, c'è intrecciato al loro “strano” vissuto, un'atmosfera, litigi, amori, seduzioni e lavoro dove ognuno pensa per se o al massimo a”vivere!”. Si annida in quella società e sul mondo, un profumo malefico che sulle prime viene sottovalutato, ma poi farà strage e piazza pulita di tutti. Resteranno, come unica e nuova speranza in un mondo migliore, i due protagonisti di una nuova vita. Attualissimo contesto! |
PHYSIQUE DES RÔLES Paolo is a young oncologist who lives his profession with passion and enthusiasm. He has also not resigned to the end of his long love story with his college sweetheart, now his colleague. One day a mature woman is admitted at the clinic where he works. Francesca, this is her name, seems to want to erase every trace of her past and expresses herself mainly through books and poetry. Their encounter is destined to free them from their patterns of suffering and project them onto a new plane of existence, where - by a law of “Roles Physics” - every withering leads to a new blossoming. |
PHYSIQUE DES RÔLES Paolo è un giovane oncologo che vive la sua professione con entusiasmo e passione, ma che non si rassegna alla fine della sua storia d’amore con una collega, cominciata sui banchi di scuola. Nella clinica in cui lavora, di proprietà del padre della ragazza, si ricovera, un giorno, Francesca, una donna matura che sembra voler cancellare ogni traccia del proprio passato e raccontarsi solo attraverso i libri e la poesia. L’incontro fra i due si dispiega pian piano come un gioco del destino, che mira a liberarli dagli schemi di sofferenza in cui risultano intrappolati e a proiettarli su un piano di esistenza dove – per una legge della fisica dei ruoli – ogni appassire reca con sé un rifiorire. |
LOLEK'S PLAY Spring 2005. In a theatre of a village in Ciociaria, a group of professional actors is about to finish the exhausting rehearsals of “Life of Galileo” by Brecht. Then something happens that catches the attention of the whole world. On April 2nd, at 9.37 pm, Karol Wojtyla dies. Cinemas and theatres close down for days because of the funeral. The debut date has to be postponed, thus jeopardising participations in the play. When the lead actor leaves the company, the role of Galileo is given to a young Polish pilgrim, who happens to be in the theatre and is surprisingly prepared for the part… |
LA RECITA DI LOLEK Primavera 2005. Nel teatro di un paese della Ciociaria, un gruppo di attori professionisti sta faticosamente ultimando le prove di “Vita di Galileo” di Brecht, quando un evento viene a calamitare l’interesse del mondo intero: alle 21.37 del 2 aprile, muore Karol Wojtyla. La chiusura di cinema e teatri in concomitanza delle esequie, fa slittare la data del debutto, compromettendo programmi e presenze. L’abbandono della compagnia da parte del primo attore fa sì che il ruolo di Galileo venga affidato ad un giovane pellegrino polacco, capitato in teatro e incredibilmente pronto ad affrontare la parte… |
REAR WALL Alfred Hitchcock and his wife Alma are on a relaxing holiday in Saint Moritz. They’ve returned to their honeymoon hotel. One night, an unexpected visit interrupts their peace: it’s their friend François Truffaut. Another interview, maybe? No. As Alma opens the door to the famous French filmmaker, a series of plot twists begins. This is not just a psychological thriller, following in the footsteps of two great masters of cinema and a pioneer woman of the seventh art. This is a story that unfolds like a movie, in search of the cause and the meaning of every human creation. |
REAR WALL – Il muro sul cortile Alfred Hitchcock e sua moglie Alma stanno trascorrendo una tranquilla vacanza a Saint Moritz, in quello che fu l’albergo della loro luna di miele. Una notte, la loro quiete viene interrotta dall’inaspettata visita dell’amico François Truffaut. Un’altra intervista? No. Quello che accade dal momento in cui Alma apre la porta al cineasta francese è un susseguirsi di colpi di scena che portano lo spettatore molto, molto lontano… Un giallo psicologico e non solo. Che attraversa temi estetici, metafisici, esistenziali, sulle tracce di due grandi maestri del cinema e di una pioniera della settima arte. Una storia che si srotola come una pellicola, alla ricerca della causa e del senso di ogni creazione e di ogni avventura umana. |
IL BAR DELLE 4.30 Nel quartiere Saragozza di Bologna esiste un piccolo bar che apre solo dalle 4.30 alle 7.00 del mattino. Una notte una donna decide di suicidarsi, buttandosi dal balcone del proprio appartamento. Luigi, un giovane articolista, viene mandato sul posto per documentare l'accaduto. Sfortunatamente, alla vista di un gesto così estremo, Luigi sarà preda un forte attacco di panico e troverà rifugio nell'unico bar aperto alle 5 del mattino. Nel bar incontrerà: Mara, la barista ed ex scrittrice di successo; Maurizio, un uomo di mezza età dipendente dalla masturbazione; Greta, una donna di 60 anni che aspetta un uomo che non arriverà mai; Chiara, una ragazza promiscua; Marco, un ragazzo che usa il sesso come mezzo per concludere i propri affari e Luca, un prete innamorato di una donna. Luigi, per sfuggire ad una realtà estremamente dolorosa come il suicidio, si ritrova catapultato in un altro tipo di realtà ancora più desolante: la morte dell'anima. |
NESSUN GINECEO SI ADDICE A QUELLE QUATTRO (La metà del mondo può ancora salvare l’altra?) Commedia in due atti dove quattro donne, dovrebbero essere cinque ma una non si presenterà, vengono convocate, e senza che se ne rendano conto, da un celebre poeta cieco. Tutti i personaggi, che hanno una controparte in un uomo ed in donne realmente esistite, sceglieranno volutamente di non dire chi siano veramente per riserbo, per gioco. Il poeta vuole che parlino di sé e attraverso le loro storie possano esprimere le potenzialità poco espresse della metà del mondo. Nonostante le difficoltà ed a volte il destino che si è crudelmente scagliato contro alcune di loro, sono riuscite a vivere la loro identità al femminile in modi tra loro molto diversi. Non risparmiano osservazioni salaci al poeta, ma riescono ad affermare le loro personalità, le loro peculiarità di genere anche quando non saranno d’accordo. Affermeranno e sosterranno con forza che non si tratta di risolvere solo il problema delle donne, ma quello dell’intera umanità di cui non sono una malaugurata appendice, bensì una parte vitale che non ha semplicemente potuto esprimere appieno le sue potenzialità con le caratteristiche che le sono proprie. Nelle loro parole non c’è odio né rivalsa. ma parlano di giustizia. Anche gli uomini dovranno fare la loro parte e forse troveranno modo di liberarsi da pregiudizi, ma anche da pesanti stereotipi ispirandosi ad un femminismo che non è prevaricazione, ma senso della giustizia e della dignità, atti dovuti e necessari e non una graziosa concessione. |
PLISSÉ La voce anonima di un attore affronta il tema della malattia di Alzheimer utilizzando la metafora di una gonna a pieghe, “plissettata”, ed estende alla musica di Bach l’analogia della complessità dovuta ai diversi punti di vista che possono originarsi dalla distanza che separa l’osservatore da ciò che vede. Lo stesso vale per il concetto di verità. Il dramma della malattia è privare chi ne è colpito della propria identità attraverso la cancellazione della memoria e della consapevolezza di sé e del mondo che lo circonda. Per comunicare questo concetto ricorre ad immagini, considerazioni, simulazioni di dialoghi. Tuttavia, in mezzo al dramma che questa malattia scatena in chi la subisce in prima persona o come parente o amico sopravvive la possibilità che le emozioni trovino spazio per esprimersi e rendere ospitale il deserto. |