martedì, 05 novembre, 2024
Sei qui: Home / Recensioni / Rassegna Festival / BORGIO VEREZZI FESTIVAL 55ma edizione - "SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE", regia Jurij Ferrini. -di Roberto Trovato

BORGIO VEREZZI FESTIVAL 55ma edizione - "SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE", regia Jurij Ferrini. -di Roberto Trovato

Jurij Ferrini (Oberon) e Rebecca Rossetti (Puck) in una scena del "Sogno di una notte di mezza estate", regia Jurij Ferrini Jurij Ferrini (Oberon) e Rebecca Rossetti (Puck) in una scena del "Sogno di una notte di mezza estate", regia Jurij Ferrini

SOGNO DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE
di William Shakespeare
Traduzione di Antonio Mazzara
Adattamento a cura della Compagnia
Regia di Jurij Ferrini
Assistenti alla regia: Sonia Guarino e Claudia Tura
Foto di locandina di Stefano Roggero
Maschera realizzata da Paola Caterina D’Arienzo
Luci e suono di Gian Andrea Francescutti
Interpreti: Jurij Ferrini, Paolo Arlenghi, Maria Rita Lo Destro, Agnese Mercati, Chiara Mercurio,
Federico Palumeri, Stefano Paradisi, Michele Puleio, Rebecca Rossetti
Produzione Progetto U.R.T. sostenuto da Servizi teatrali srl. di Casarsa della Delizia (PN)
Promozione e distribuzione di Chiara Attore. Produzione esecutiva di Wilma Sciutto.
Borgio Verezzi, Piazza S. Agostino, 10-11 agosto 2021

Lo spettacolo, prodotto dal progetto U.R.T. in collaborazione con il 55° Festival Teatrale di Borgio, è agile e intelligente, ricco di buon gusto ed equilibrio, caratterizzato com’è da compattezza e coerenza per la regia priva di pedanterie di Jurij Ferrini, impegnato in tre ruoli: Egeo, Oberon e Peter Quince. Vanno apprezzati indistintamente i giovani attori, alcuni interpreti in due ruoli e i vari collaboratori, nominati nella scheda iniziale, per aver offerto al pubblico una rappresentazione fiabesca, che parla all’intelligenza e al cuore dell’uditorio con una scenografia intenzionalmente povera. La sfida non era facile in quanto la pièce allestita è una commedia unitaria che sviluppa quattro trame amorose in cui sono fuse mitologia greca e celtica (mediate dalla narrativa cavalleresca medievale) e folklore inglese. L’opera messa in scena dalla affiatata compagine diretta da Jurij Ferrini contrappone il mondo degli uomini e quello delle fate, con il divertente contraltare costituito dalle sequenze che vedono uno sparuto gruppo di comici dilettanti, Peter Quince, Tom Snout, Francis Flute e Robin Starverling (nell’ordine resi da Ferrini, Federico Palumeri, Stefano Paradisi e Michele Puleio) impegnati nella preparazione di Piramo e Tisbe, intermezzo che verrà rappresentato nel finale alle nozze di Teseo e Ippolita. Il primo intreccio, di genere classico, è costituito dall’imminente matrimonio del duca di Atene e della regina delle Amazzoni da poco sconfitta in battaglia (la seconda parte è impersonata da Chiara Mercurio, che recita anche quella di Titania); il secondo, di genere romantico, consiste in un quartetto d’amore, implicando i mutevoli rapporti sentimentali di due ragazzi e di altrettante ragazze; il terzo, di genere realistico, è dato dall’allestimento di una recita in onore delle nozze principesche da parte di alcuni rozzi artigiani; il quarto, di genere fiabesco con riferimenti alle tradizioni popolari medievali e agli aristocratici masques, è costituito dal tempestoso rapporto di Oberon e Titania, re e regina delle Fate. Ogni genere è sottolineato dai nomi degli attori appartenenti ai vari intrecci: nomi greci antichi, nomignoli plebei elisabettiani, ed altri derivati delle tradizioni popolari; e anche dalla mescolanza di diversi livelli linguistici. La commedia orchestra con simmetria di ritmo il mondo della realtà (rappresentata da Teseo, Ippolita e dalle due coppie di innamorati) e quello della realtà del teatro (costituito dal gruppo di comici artigiani), dal mondo della fantasia e da quello ultra ultraterreno, espresso dalle fate e dagli elfi. La commedia è stato definita “aspra, inquietante e inquieta, tenebrosa” come la notte in cui si snoda gran parte della vicenda. L’azione di questo testo, scritto tra il 1593-94 e il 1596, rappresentato per la prima volta al Blackfriars Theatre di Londra il 19 febbraio 1596, ma pubblicato solo nel 1600, si svolge in tre giorni. La trama vede l’incrocio di diverse storie: Ermia si rifiuta di sposare Demetrio perché ama Lisandro. Demetrio inizialmente non ama, pur avendola corteggiata in passato, Elena, che pure desidera sposarlo. Elena, che è amata all’inizio da due uomini, non viene all’inizio ricambiata. Ermia e Lisandro, seguiti dall’altra coppia, fuggono nel bosco vicino ad Atene, per sposarsi segretamente. In questo spazio le due coppie sono vittime di incantesimi operati da Oberon, re delle Fate, in contrasto con Titania, per un paggio indiano al servizio della regina delle Fate. Per ottenerlo Oberon chiede al folletto Puck, che è al suo servizio, di procurargli un fiore, il cui succo, deposto sulle palpebre di un dormiente, lo farà innamorare della prima persona che vedrà al risveglio. Con questo fiore Oberon cerca anche di riconquistare Titania. Gli incantesimi cambiano varie volte gli affetti degli amanti arrivando a travolgere la stessa regina delle fate, che si innamora del tessitore Nick Bottom che verrà tramutato in asino. Il personaggio che si trovava nel bosco assieme ad altri popolani, per le prove dell’intermezzo sopra ricordato, è interpretato da Paolo Arlenghi. La sequenza ha la funzione di fare la parodia dei modesti mezzi di cui disponeva allora il teatro e delle convenzioni impiegate allo scopo di trovare la collaborazione del pubblico. Svaniti gli incantesimi, i fuggitivi vengono perdonati e le coppie si sposano. Nel finale Jurij Ferrini e i suoi compagni denunciano gli scarsi finanziamenti destinati alla cultura.
Attraverso l’espediente meta-teatrale del dramma nel dramma e il continuo gioco di rispecchiamenti e simmetrie il lavoro celebra le follie d’amore e l’arte teatrale in grado di dare concretezza visiva ai sogni. Che si tratti di un sogno è evidenziato non solo dal titolo, ma anche dalle riprese della parola nel testo come ad esempio nella battuta finale di Puck.
Nel corso della vicenda vengono intrecciati quattro mondi di solito separati: quello di Teseo, duca di Atene, da cui dipende il secondo mondo, quello dei quattro giovani in preda a pene d’amore (due, Lisandro e Demetrio amano la stessa donna, Ermia (impersonata da Maria Rita Lo Destro), che ama il primo ma è stata promessa dal padre al secondo; Elena (la parte è resa da Agnese Mercati), ama non riamata Demetrio; quello popolaresco degli artigiani che provano il loro intermezzo; e infine quello soprannaturale delle fate e dei folletti, abitanti notturni del bosco in cui si dipana la complessa vicenda. Fra continui equivoci l’intermezzo andrà in scena sotto forma di farsa prima che nel finale le coppie si ricompongono secondo le ragioni del cuore. Lo spiritello maligno e sottile Puck, interpretato da Rebecca Rossetti, ben consapevole dei propri atti, si diverte nel gioco degli equivoci e delle soluzioni volta a volta inventate. Il luogo in cui si svolge l'avventura fiabesca e insieme reale è il bosco reso qui unicamente dalla fantasia. In questo convincente spettacolo la regia si rivela capace di orchestrare con misura l’interpretazione di nove attori, ognuno dei quali offre un’interpretazione intensa, fresca e sobria, aiutando lo spettatore a godere del copione che è una festa dell’intelligenza, dell’ironia e della fantasia.

Roberto Trovato

Ultima modifica il Lunedì, 16 Agosto 2021 12:54

About Us

Abbiamo sempre scritto di teatro: sulla carta, dal 1946, sul web, dal 1997, con l'unico scopo di fare e dare cultura. Leggi la nostra storia

Get in touch

  • SIPARIO via Garigliano 8, 20159 Milano MI, Italy
  • +39 02 31055088

Questo sito utilizza cookie propri e si riserva di utilizzare anche cookie di terze parti per garantire la funzionalità del sito e per tenere conto delle scelte di navigazione. Per maggiori dettagli e sapere come negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie è possibile consultare la cookie policy. Accedendo a un qualunque elemento sottostante questo banner si acconsente all'uso dei cookie.

Per saperne di più clicca qui.