Lo spettacolo ci racconta del mistico deserto del sud ovest degli Stati Uniti, in cui spiritismo e natura si fondono, formando quello scenario unico che è ben presente nell'immaginario collettivo di ognuno di noi. I costumi trasformano i ballerini in variopinte specie di flora e fauna desertica, tra cui cactus, lucertole e scorpioni, mentre gli effetti di luce ci trasportano in un deserto arroventato durante il giorno, misterioso e immobile la notte, con albe poetiche e inquietanti tramonti, in cui appaiono cactus giganteschi e minacciosi uccelli totem. L'accompagnamento musicale spazia da Bach a Brian Eno, includendo danze tribali degli Indiani d'America e altri brani originari di zone desertiche della terra. Spettacolo molto gradito dal pubblico genovese: la grande fisicità e agilità dei dieci danzatori-acrobati è riuscita ad esprimere al meglio ciò che Moses Pendleton intende trasmettere: lo spettacolare scenario naturale che si cela nel deserto dell'Arizona.