La donna con i capelli corti è dinamica e sportiva, la donna con i capelli lunghi è romantica, quella platinata è vamp. Manzoni descrive la monaca di Monza come una giovane irrispettosa delle regole, poiché porta la tunica attillata in vita e una ciocca di capelli scomposta.
Tacchi a spillo e tailleur contraddistinguono una donna in carriera, commesse truccatissime e vestite succinte accolgono i clienti nei negozi, mentre l'abbigliamento casual è proprio delle casalinghe.
La moda come un puzzle è composta da diverse tessere che distinguono la provenienza culturale: la donna francese è chic per antonomasia, la donna araba velata si preserva dagli sguardi indiscreti degli uomini, quella italiana è glamour.
Look stravaganti ed eccentrici definiscono l'immagine di show girl, come Lady Gaga che si è persino esibita con un vestito color carne.
Nelle sfilate di moda, le modelle sfoggiano vestiti elegantissimi e incredibili decolté, impreziosite da artistiche acconciature.
La moda femminile, oltre alla cultura e alla personalità, si adatta anche ai vari periodi della storia: le opere d'arte ne sono una testimonianza. Le statue romane ritraggono la matrona elegantemente abbigliata con la "stola" e la "palla" che le vela il capo. La stola rappresentava la "pudicitia", uno dei valori cardine di una condotta casta e morigerata, mentre le meretrici indossavano abiti discinti realizzati in tessuti sottili. Molto ricercate erano le fibule: spille in bronzo o in ferro, in oro e gemme preziose, che assicuravano le vesti sulle spalle o alla vita.
Nel mosaico tardo imperiale della villa di Piazza Armerina le ragazze che giocano a palla indossano un bikini sportivo, simbolo di una femminilità che non ha bisogno di emanciparsi.
Nella "Primavera" di Botticelli abiti leggeri quasi impalpabili, persino trasparenti, sbocciano sui corpi femminili, mossi dalla dolce brezza; il drappo rosso scende sulla veste di seta dell'Oriente, mentre le acconciature rimandano alla moda fiorentina rinascimentale.
Agli inizi del '900 la stilista francese Coco Chanel con la sua opera rivoluzionò il concetto di femminilità e lei stessa si impose come fashion design, vestendo la donna con giacche maschili che paradossalmente ne esaltavano la femminilità. Cambiò il modo di vestire e quello di pensare, scegliendo l'essenzialità, liberando la donna da stretti corpetti e da fronzoli, rimpiazzandoli con tailleur e tubini neri, perché "la moda passa, lo stile resta".
Donna Fashion
Redatto da: Casamichele Lucrezia
I C Liceo Classico
Docente referente: Maria Carmela Corrao
Nella moda della donna abbigliamento, acconciatura e accessori sono espressione di cultura, dello status sociale e della personalità.
La Redazione
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