Il teatro e i suoi molteplici linguaggi ai Premi Anct 2024
La cerimonia di consegna al Teatro Verdi di Padova
I premi dell’Associazione Nazionale dei Critici di Teatro hanno in controluce una potenzialità che – si crede – possa rappresentare un poco lo scarto che necessariamente deve fare l’associazione presieduta da Giulio Baffi e che vede nel direttivo Claudia Cannella, Filippa Ilardo, rispettivamente vicepresidenti, Nicola Arrigoni ed Enrico Marcotti per la sezione premi e Francesco Tei e Sandro Avanzo. Lo si dice guardando alla geografia tematica dei riconoscimenti che da un lato affondano le radici nella molteplice natura dei linguaggi dello spettacolo dal vovo e dall’altro sottolinea la necessità di intrecci fra arte del teatro e realtà, in termini di riscatto e consapevolezza delle fragilità e marginalità.
La Trilogia della città di K. di Fanny & Alexander e Federica Fracassi
Per dire questo piace partire dal premio alla Carriera intitolato a Paolo Emilio Poesio che è andato a Pier Luigi Pizzi, l’incarnazione stessa di una commistione di saper fare scenico che unisce la formazione di scenografo alla pratica di regista per la prosa, così come per la lirica con 70 di mestiere di palcoscenico sulle spalle, splendidamente portati. E nella figura di Pier Luigi Pizzi piace leggere la vocazione di un premio che cerca di abbattere le barriere di genere e di linguaggi come è giusto che sia in teatro, soprattutto in un contesto contemporaneo fatto di sempre più articolate interconnessioni e interdipendenze di saperi e conoscenze. In questo senso il riconoscimento al percorso creativo di Alessandro Nidi è un riconoscimento dato a un compositore pazzamente innamorato del teatro e della parola che trasfonde in musica. Sarà, ma questa volontà di mettere in scena e premiare l’eterogeneità del fare teatro trova una sua compiutezza nella decisione di porre sotto i riflettori La Trilogia della città di K. di Fanny & Alexander e Federica Fracassi, spettacolo che pensa in grande, che compie in maniera magnificente il percorso di ricerca di Luigi De Angelis e Chiara Lagani, che rappresenta un atto dovuto alla grande scrittrice che Fracassi incarna con senso di servizio. Aver premiato la Trilogia della Città di K. è stato «ribadire la forza del teatro come magnifica invenzione, come spazio dell’azione che si fa pensiero e del pensiero che si fa emozione».
Pier Luigi Pizzi
Essere al servizio del teatro con tutta la sua potente semantica teatrale. A questo sembrano rifarsi i premi alle attrici Anna Della Rosa e Giuliana De Sio, nonché agli attori Fausto Russo Alesi, Peppino Mazzotta e ai registi Giuseppe Cutino e Veronica Cruciani, in cui il percorso artistico diventa una sorta di atto di fede nei confronti della poesia, dell’arte dell’attore che è parola incarnata e del pubblico a ci sacerdoti della scena offrono tutto loro stessi per un rispecchiamento corale delle miserie e gioie umane. Diversi per stile e temperamento gli attori e le attrici, nonché i registi a cui è andata l’attenzione dei critici teatrali italiani sono comunque una testimonianza di quel fare teatro che non rinuncia alla tradizione, alle sue prassi e al patto d’immaginazione stretto con il pubblico. I Premi Anct 2024 giocano o in potenza possono giocare l’atto di dedizione al teatro e ai suoi multipli linguaggio e intrecci.
E allora il premio Anct-Hystrio dato a Gabriele Vacis apre una prospettiva altra, una declinazione del saper fare con la coralità. Regista ma anche pedagogo, Vacis conferma la necessità e l’urgenza di mettere in atto una «generosa volontà di trasmissione di saperi ed esperienze, unita a un’attitudine al dialogo e a un fertile confronto intergenerazionale quanto mai raro in questo Paese», si legge nella motivazione al premio. Gabriele Vacis – in questa lettura a posteriori delle premiazioni presso il teatro Verdi di Padova – apre l’altra faccia dei riconoscimenti, sensibili a quel teatro che è strumento culturale di riscatto e di attenzione ai più deboli., In questo senso si crede opportuno leggere i premi assegnati a Nest Teatro, alla Scuola elementare del teatro di Davide Iodice e a Teatringestazione, riconoscimento questo assegnato dalla rivista Catarsi. Per quanto differenti per tipologie e azioni, le tre realtà insistono sull’impegno del teatro e dei suoi animatori in situazioni di marginalità sociale e urbana. Per chiudere questa parabola sull’edizione 2024 dei premi dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro piace leggere il premio a Tovaglia quadri di Paolo Pennacchini e Andrea Merendelli come la dimostrazione di quanto il teatro «sappia essere spazio e tempo del desiderio di mantenere viva l’identità della comunità, proponendo questo senso di appartenenza come un’àncora di salvezza al nostro presente fluido e oscuro», si legge nella motivazione. In questo excursus sull’edizione 2024 dei Premi Anct si crede di intravvedere una forza intrinseca all’ sguardo critico e al suo mettersi al servizio dell’arte della scena che è anche arti di vita e di utopie da rincorrere e perseguire.
Premio Poesio alla carriera a Pier Luigi Pizzi
Premi ANCT 2024:
Trilogia della città di K (regia di di Luigi De Angelis)
Anna Della Rosa (attrice)
Giuliana De Sio (attrice)
Peppino Mazzotta (attore)
Fausto Russo Alesi (attore)
Alessandro Nidi (musicista)
Veronica Cruciani (regista)
Giuseppe Cutino (regia di Totò e Vicé)
Progetti e attività
Davide Iodice / Scuola elementare del teatro
Teatro Nest di Napoli
Tovaglia a quadri di Anghiari
Premio Anct Hystrio a Gabriele Vacis
Premio Anct Catarsi - I Teatri delle diversità a Teatringestazione di Anna Gesualdi e Giovanni Trono